Mussomeli – Modelli e modelle modello! Più che un gioco di parole, tre semplici parole, per i sei ragazzi e le dieci ragazze che sono stati l’anima del defilè di giorno 8 luglio organizzato dall’APS-ASD AttivaMente Insieme. Sono Alberto Cicero, Daniele Genuardi, Ruben Catania, Celestino Giambrone, Mattia Tona, Tadeo Terrile, Annalisa Mingoia, Aurora Guarino, Gaia Modica, Ilary Sapia, Lia Amico, Martina Diliberto, Sara Coffaro, Sofia Moceo, Alysia Nicastro, Maria Attardo. Esempi di eleganza e stile non solo sul red carpet o nel bakstage ma anche per quello che è venuto dopo. Ventenni e trentenni che hanno affidato il loro corpo e la loro abilità alla passerella di piazza Roma che, per l’occasione, ha fatto registrare una presenza di pubblico davvero esagerata. Rinunciando al mare della domenica per le prove in piazza dell’antivigilia, ripetute all’indomani, i ragazzi e le ragazze, assieme ai ventitrè bambini che hanno colorito la scena, hanno permesso che questo spettacolo prendesse forma, in virtù di quel corpo, tanto demonizzato quanto osannato, che -checchè se ne dica!- ha sempre la sua valenza e fa sempre la differenza. Senza battere ciglio, questi giovani che si sono avvalsi della facoltà di restare, a discapito di quella di andare, si sono accollati persino il costo delle foto, convinti come sono che quel momento di spettacolo -che, in un tranquillo martedì di inizio luglio, ha mobilitato una folla davvero impressionante, da ogni parte del Vallone- si è potuto realizzare, come sempre, grazie all’iniziativa privata e con l’esiguo contributo richiesto agli esercenti che hanno sposato la proposta. Esiguo, sì, perchè si capisce come vanno le cose al tempo degli acquisti online in un paese che sulla carta non raggiunge neanche le diecimila anime. Però, c’è da dire che, a detta di molti, la sfilata ha immediatamente prodotto la risposta auspicata. E anche qui, ragazzi e bambini -il cui plauso nell’ultimo caso va ai genitori!- per l’occasione, hanno anche acquistato dei capi. E non è roba da poco! Perchè, a fronte dell’impegno e della presenza, questi modelli, che hanno sofferto il caldo di un camerino improvvisato alla meno peggio, in cambio solo di qualche bevanda fresca, non hanno ricevuto nulla. Se non l’acclamazione dei presenti. La narrazione comune li vuole superficiali, viziati e capricciosi, magari lo saranno anche, ma altrettanto capaci di capire che delle volte, il più purtroppo, ci si deve “friggere con l’olio che c’è”! Che è sempre di meno. Il contributo richiesto non è stato neanche sufficiente a coprire le spese. E a chi chiede se l’associazione non si sia fatta i conti prima, l’associazione risponde “sì. Al netto degli imprevisti però!”. Che, in corso d’opera ci sono stati. E pure tanti! Fra perizie tecniche, versamenti per la pratica, SIAE e compagnia cantando… la scelta era fra andare avanti o levarci mano. E si è scelto di andare avanti, in economia, magari rinunciando al maxischermo della differenza. Laddove, chi ci ha creduto, a partire dal giornale stesso, ha messo in campo lavoro e competenze per far sì che di quella serata ne rimanesse memoria. Un momento corale in cui il “compromussomelese” per una sera è stata realtà e non utopia. L’invito a partecipare è stato esteso proprio a tutti, nell’ottica della promozione delle attività locali. Che, come si è già detto, ne hanno beneficiato. A riprova del fatto che l’operazione di marketing ha funzionato. Con buona pace di qualche detrattore e con l’impegno incondizionato che è condizione imprescindibile perchè le cose riescano. E in questo caso non si è risparmiato nessuno!