Lo scrittore Alberto Samonà tra i vincitori dell’edizione 2023 del “Premio Riviera dei marmi”. Insieme a nomi eccellenti del panorama letterario e culturale contemporaneo, quali la scrittrice Stefania Auci, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, la cofondatrice di Farm Cultural Park Florinda Saieva, Samonà è stato insignito del prestigioso riconoscimento istituito el 1964 da Dino Grammatico. Un premio letterario storico che, in passato, ha visto, tra i premiati, nomi del calibro di Giuseppe Ungaretti, Maria Luisa Spaziani, Beniamino del Fabbro. Un pezzo importante di storia siciliana che, nell’ultima edizione dgli anni ’60, è stato presieduto dal poeta Lucio Piccolo. E a Custonaci si deve la paternità del premio. Un comune con poco più di 5.000 anime. A significare che le iniziative di qualità non seguono le banali logiche del numero. E, a riprova di ciò, possiamo dire -senza tema di smentita alcuna- che l’estate 2023 è stata la stagione della cultura in assoluto più importante, dove, dopo l’emergenza sanitaria da Covid, la voglia di vivere eventi di qualità non ha trovato ostacoli. Fisici o mentali. Tantissime le iniziative che hanno spopolato da una parte all’altra dell’isola, a partire dai piccoli centri montani, per approdare alle già confermate capitali della cultura. Con festival, mostre fotografiche, ceramiche di gattopardiana memoria, premi, canti e cunti, all’ombra di templi, piazze, teatri antichi o anche per le vie di paese, con le stelle per tetto. Lo stesso Samonà ha diretto il Teatro Festival di Segesta e ha portato in giro il suo spettacolo “Il derviscio di Bukara” che ha fatto registrare sold out dappertutto . Tutti tentativi impegnati nel ristabilire le coordinate di un termine tanto abusato quanto ignorato, nel suo significato profondo, che è “cultura”. Quella cultura grande nel pensiero e non nella maiuscola iniziale. Che poco, o niente, importa! Quella cultura che ribalta il clichè di una Sicilia inoperosa, terra di mafia e di malaffare. Con una piccola nota di campanilismo, ci piace ricordare che il premiato scrittore, lo scorso 23 giugno, è stato ospite a Mussomeli, con il suo romanzo storico “Bonjour Casimiro”, per Rubbettino Editore, grazie ad un incontro organizzato dalla Fidapa di Mussomeli e dal nostro giornale. Anche questo, ci preme sottolinearlo, a riprova dell’importanza che le attività associative svolgono, in maniera del tutto gratuita e disinteressata, per la promozione culturale del territorio. Per il piacere della condivisione. All’indomani della presentazione, Samonà, rampollo di quei nobili che intendevano l’aristocrazia una condizione dello spirito, ancorchè un titolo, ha visitato il castello medievale di Mussomeli, da cui è stato ammaliato e delle cui vicende si è sentito un pò protagonista. Ripensando ai suoi avi, le cui storie si sono intrecciate con quelle dei nobili del luogo. Il cerchio -è proprio vero- si chiude sempre. In un modo o nell’altro.