Vallelunga Pratameno – Assoluzione per il boss vallelunghese «Piddu» Madonia e altri tre imputati tirati in ballo per un delitto. È stata la difesa a chiederle replicando alle pesantissime proposte dell’accusa.
Così per lo stesso Madonia, il boss sancataldese Cataldo Terminio, l’ex capo della famiglia di Cosa nostra a Caltanissetta, Angelo Palermo, il gelese Angelo Bruno Greco – assistiti dagli avvocati Sergio Iacona, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Giuseppe Piazza ed Eliana Zecca – per i quali la procura nissena ha chiesto la condanna all’ergastolo.
Le difese, invece, hanno sostenuto l’estraneità dei rispettivi assistiti per il delitto barista gelese Giuseppe Failla consumato trentaquattro anni fa. I suoi familiari – assistiti dall’avvocato Giovanni Bruscia – sono parti civili.
Secondo l’impianto accusatorio a volere la morte del barista sarebbe stato Terminio perché lo avrebbe ritenuto coinvolto nell’uccisione del padre. Questo, almeno, è stato il teorema della procura.
E ognuno dei quattro imputati, per il pm , avrebbe avuto un ruolo ben preciso nella missione di morte poi messa a segno il 9 ottobre del 1988. Quando il barista è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco, di pistola in particolare, nel suo locale nelle primissime ore della mattina.