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Social media e influencer, l’occhio attento di Corecom: «Ma ciascuno deve fare la propria parte»

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Caltanissetta – Riflettori puntati sul fenomeno degli influencer. Tanto da essere al centro di un convegno organizzato dal Corecom Sicilia. «Social media e influencer tra evoluzione normativa e fenomeno sociale: il ruolo dei Corecom», il titolo.

E il presidente del Corecom Sicilia , Andrea Peria Giaconia, «guardando e analizzando anche gli aspetti meno evidenti e patinati di questa attività» ha, più in particolare, inteso «verificare lo stato dell’arte dell’imponente sforzo regolatorio che sta compiendo l’Agcom, capire quale contributo ciascun Corecom possa dare, perché ognuno di noi deve fare la propria parte».

Il commissario del Corecom Sicilia Aldo Mantineo , partendo dall’analisi dell’attività svolta dal Corecom Sicilia ha poi ha richiamato «l’importanza del passo compiuto dall’Agcom con la stesura delle linee guida relative all’attività degli influencer, una fotografia destinata ad essere costantemente “ritoccata”, considerata la straordinaria rapidità con la quale il fenomeno si evolve».

Per il professore ordinario di Semiotica dell’università di Palermo Gianfranco Marrone, «occorre per prima cosa distinguere tra competenza mediatica degli influencer, più o meno capaci, e legittimità della loro azione … è chiaro che sono necessari interventi normativi per regolamentare le loro attività, ma questo non significa che non possano avere un esito positivo, di apertura e di sprovincializzazione, dal punto di vista culturale». E ha poi aggiunto che «bisogna, in secondo luogo, non confondere politica, etica e giurisprudenza… l’intervento legislativo, in questo senso, non deve essere né moralistico né ideologico».

L’ esperto nelle strategie della comunicazione e commissario del Corecom Sicilia, Ugo Piazza, ha spiegato che «i social network, di fatto, hanno cambiato la composizione e dinamica relazionale dal punto di vista sociale. Questo non deve spaventare – ha aggiunto – il futuro è per natura inarrestabile, ma ciò non toglie che vanno determinate regole per chi li usa come business e per chi ne abusa per istigare comportamenti nocivi o violenti».

Sotto la lente di ingrandimento anche sulla tutela degli utenti e dei consumatori, con il punto di vista dell’avvocato cassazionista Alessandro Palmigiano, specializzato in diritto civile e commerciale. «La nuova normativa dell’Agcom – ha affermato – è importante perché si inserisce in un quadro in cui già esistono delle tutele per i consumatori, ma quello degli influencer e dei social media è un settore particolarmente delicato e sensibile, per cui la tutela deve essere immediata ed effettiva.

E, infine, per Massimiliano Capitanio, commissario dell’Agcom «come dimostrano i recenti fatti di cronaca, regole condivise e trasparenza sui social, soprattutto in termini di pubblicità, fanno bene a tutti, agli utenti, in primis, ma anche a influencer e creator. L’adozione di poche e semplici linee guida era un atto dovuto perché una fascia sempre crescente di popolazione segue i social per informarsi, intrattenersi e non di rado per orientare le proprie intenzioni di spesa.  Siamo di fronte a nuovi media e trattarli come tali, auspicando contenuti trasparenti ed etici, non fa altro che valorizzarne il ruolo e la professionalità di chi ci lavora», ha concluso.

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