Caltanissetta – A nove mesi dal blitz legato all’inchiesta “madre”, sospetti “baby spacciatori” si sono visti piovere sul capo misure cautelari. Per una costola di quella stessa indagine dei carabinieri, allora ribattezzata «White Coffee» , che nel settembre dello scorso anno ha dato vita a una pioggia di misure cautelari.
Ora i nomi di due giovani gelesi, uno diciottenne, l’altro ventenne, ma all’epoca dei fatti nessuno dei due aveva raggiunto la maggiore età, sono entrati in questo nuovo dossier collegato al filone principale.
Associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, la contestazione che è stata mossa a loro carico dalla procura per i minorenni di Caltanissetta.
E il gip, sempre del tribunale nisseno per i minorenni, nel firmare l’ordinanza ha disposto adesso gli arresti domiciliari per il diciottenne e la misura cautelare con prescrizione per il ventenne.
I loro affari con la droga sarebbero legati allo scenario già finito al centro dell’operazione dei militari del reparto operativo di Caltanissetta – coordinati dalla “dda” nissena” – scattata nel settembre di un anno fa con quattordici misure cautelari di cui nove in carcere, uno ai domiciliari e per altri quattro obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A loro carico sono stati ipotizzati i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
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