Caltanissetta – Mascherine fasulle quelle che avrebbero rifilato a farmacie di mezza Sicilia. Questa è la contestazione che la procura nissena ha avanzato nei confronti di due imprenditori, una è donna, che sono stati citati in giudizio.
Sono la trentaduenne Raquel Beatriz Mendoza Rivero e il cinquantacinquenne Sandro Filippo La Porta – assistiti dall’avvocato Micalizzi – a carico dei quali è stato ipotizzato reato di frode in commercio.
Nei loro confronti parecchi farmacisti sono parte offesa, ma un paio di loro – assistiti dall’avvocato Dino Milazzo – si sono costituiti parte civile.
Gli altri professionisti, se lo vorranno, potranno inserirsi nel procedimento prima che si apra l’istruttoria dibattimentale.
I fatti sono racchiusi nell’arco temporale che va dall’inizio del primo lockdown fino al maggio successivo, sempre dello scorso anno.
In questo lasso di tempo avrebbero venduto alla farmacie mascherina ffp2 che non sarebbero risultati conformi. Perché priva della certificazione della Comunità europea.
Da qui l’indagine a loro carico e, adesso, la citazione diretta in giudizio per la presunta frode nell’esercizio del commercio.
