Caltanissetta – Inaugurato uno sportello di ascolto e orientamento legale per contrastare il caporalato. Si tratta di uno dei presidi fissi previsti dal progetto «InTRATTAbili», sostenuto da Fondazione con il Sud e promosso da un ampio partenariato guidato da Arci Basilicata e di cui fanno parte anche Arci Sicilia, l’associazione I Girasoli di Mazzarino ed il Comune di Pachino.
Il taglio del nastro a Gela, al centro di via Maurizio Ascoli gestito dall’associazione Arci le Nuvole. È il secondo sportello in provincia, dopo quello attivato alcuni mesi fa a Caltanissetta, in via Rampolla.
«Il progetto – è stato spiegato – intende creare in Basilicata, Sicilia e Campania, un sistema integrato di transizione al lavoro dignitoso e di integrazione socio-economica per vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo impiegate nel settore agricolo e nell’ambito domestico e di cura alla persona».
Gli stessi promotori hanno aggiunto «che lo farà attraverso un lavoro di mappatura del fenomeno del caporalato e l’attivazione di una rete di sportelli che avranno lo scopo di raccogliere le richieste di aiuto e attivare percorsi di orientamento personalizzati per le persone beneficiarie… Questi percorsi avranno lo scopo di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche favorirne l’integrazione sociale e comunitaria mediante il coinvolgimento in attività sociali, ricreative e laboratoriali che saranno co-progettate con gli stessi destinatari».
In Sicilia le province in cui saranno attivati i servizi previsti dal progetto sono quelle di Trapani, Siracusa e Caltanissetta.
«È possibile, inoltre, segnalare casi di sfruttamento lavorativo anche al numero verde per titolari di protezione internazionale, servizio gratuito gestito dall’Arci nazionale… è prevista anche l’attivazione di uno sportello donna, per un’attenzione specifica alla tutela delle donne lavoratrici», è stato sottolineato.