Caltanissetta – Dodici arresti e il sequestro di duecento piante e venti chili di droga. Sostanze che nelle piazze di spaccio avrebbero potuto fruttare, complessivamente, oltre un milione di euro Questi i “numeri” di una maxi operazione antidroga dei carabinieri, che fa il paio con quella di una settimana addietro con sei arresti e il recupero di oltre venticinque chili di stupefacenti.
I militari del nucleo radiomobile di Palermo, in tre differenti circostanze, hanno effettuato sei arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, allo «Zen due», in casa di un trentaseienne arrestato domiciliare, i militari hanno trovato altri visitatori che hanno tentato la fuga. Ma sono stati bloccati e identificati. Lì hanno scoperto una coltivazione indoor di cento piante di cannabis alte una settantina di centimetri nove chili di marijuana essiccata e pronta per la vendita. L’impianto, peraltro, era collegato abusivamente alla rete elettrica. Da qui i quattro arresti per produzione e detenzione di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato di corrente elettrica.
È per strada, invece, che sono stati presi due pusher, un ventenne palermitano 20enne e un trentaquattrenne di origine tunisina. Il primo è stato bloccato mentre stava cedendo una dose a un coetaneo, l’altro in circostanze simili. A entrambi sono state trovate diverse dosi di cocaina e hashish e oltre trecento euro, presunto provento di spaccio.
La Compagnia di Palermo San Lorenzo ha effettuato numerose perquisizioni con tre arresti per detenzione e spaccio. Durante le operazioni, in un’abitazione nella zona di via Montepellegrino i militari hanno arrestato due fratelli , uno diciannovenne, l’altro ventiquattrenne, ritrovando un etto tra hashish e marijuana e qualcosa come 9 mila euro in banconote di piccolo taglio, pure queste ritenute guadagni sporchi.
Nella stessa zona, un cinquantenne è finito in manette perché durante una perquisizione in casa è stato scovato un etto di hashish nascosto nella pattumiera insieme ad altri rifiuti.
Chiudono il quadro altre tre provvedimenti restrittivi, tutti per detenzione e spaccio di stupefacenti.
Il primo, a carico di un ventiduenne, a poca distanza dalla stazione centrale. Sono stati i cani antidroga a rinvenire oltre cinquanta grammi di hashish e poi, proseguendo nella perquisizione, in locali comuni del suo condominio, in un sottoscala, sono saltati fuori oltre cinque chili di hashish.
Nella chiesa sconsacrata di San Nicolò da Tolentino, nella zona di Ballarò, i carabinieri hanno scoperto una serra al coperto di cannabis con una settantina di piante alte oltre un metro. V’era anche un rudimentale sistema di irrigazione, illuminazione e impianto di aerazione collegati abusivamente alla rete elettrica comunale.
Un ventiduenne, nella zona dello Sperone, è stato sorpreso di notte per strada con numerose dosi di crack, cocaina e hashish e intasca aveva pure centosessanta euro in banconote di piccolo taglio.
Un trentaduenne, infine, è stato arrestato per una piantagione con venticinque arbusti di cannabis e poco meno di dieci chili marijuana già essiccata e pronta per la vendita. Lampade riscaldanti, sistema di aerazione ed irrigazione erano abusivamente collegati alla rete elettrica. Da qui le accuse di detenzione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Tutti gli arresti sono stati poi convalidati dal gip , mentre gli assuntori di droga sono stati segnalati alla Prefettura.
