Caltanissetta – Beni per quattrocentomila euro sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta a un presunto avvicinato a Cosa nostra. È il quarantanovenne Michele Giarratana, attualmente detenuto per usura, stupefacenti, riciclaggio e truffe. E di recente condannato in primo grado per truffe.
Secondo la tesi investigativa, il suo tenore di vita sarebbe stato particolarmente spropositato rispetto ai redditi dichiarati.
La confisca ha interessato tutto il capitale sociale ed i beni strumentali di due ditte individuali ed una società uninominale attiva nel settore del commercio di auto e nella cura della persona e, ancora, numerosi rapporti finanziari intestati sia a lui che al suo nucleo familiare, per un valore stimato globalmente in quattrocentomila euro.
Visti i precedenti con la giustizia del destinatario della misura patrimoniale gli è stata applicata anche quella di prevenzione personale con la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per i prossimi tre anni.
«La misura – è stato sottolineato – si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale», è stato spiegato.