Mussomeli – Nel Vallone e nei paesi tra Agrigento e Caltanissetta che attingono dal Fanaco, lo spettro della sete si fa sempre più palpabile. Le erogazioni d’acqua per uso agricolo sono state sospese, da gennnaio l’acqua è stata razionalizzata e distribuita con sempre minor frequenza. ““Ci troviamo in una situazione di deficit molto pesante – ha spiegato il direttore operativo di Siciliacque Massimo Burruano – su uno dei 6 invasi abbiamo acqua che ci garantisce ancora 80 giorni di distribuzione, è l’invaso del Fanaco, il liquido è presente solo per il 5% della capacità”. “Lavoro in questo campo dal ’99- ha aggiunto Burruano – circa 25 anni. Non ho mai visto qualcosa di simile. Il 2023 ha battuto il record della mancata piovosità e delle temperature molto alte. La situazione si è particolarmente aggravata”. Intanto si stanno scavando sei pozzi, quattro in provincia di Palermo tra Prizzi e Castronovo di Sicilia, due in provincia di Agrigento, a Caltabellotta, anche se servono soluzioni più efficaci e ampio respito come i dissalatori