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Il delitto del pakistano schierato contro la mafia dei campi e caporalato, chiesta pioggia di condanne

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Caltanissetta – Sette condanne per il delitto di un pakistano che si era messo di traverso contro alcuni “caporali” che avrebbero sfruttato suoi connazionali. Le ha chieste la procura di Caltanissetta e, alle sette proposte di pena per omicidio, se ne sono aggiunte altre quattro per altri reati.

Le richieste di condanna a 30 anni ciascuno di carcere per  il delitto del trentaduenne Adnad Siddique sono state avanzate nei confronti del  trentacinquenne Shujaat Ali, del ventitreenne Muhammad Sharjeel  «Shery» Awan, del trentenne Muhammad Shoaib, del cinquantunenne Muhammad Mehdi, trantacinquenne Nawaz Muhammad, del trentunenne Alì Imran e del ventiseienne Bilal Ahmed – difesi dagli avvocati Giuseppe Dacqui, Massimiliano Bellini, Rosario Di Proietto, Boris Pastorello, Giacomo Vitello e Salvatore Baglio – chiamati innanzitutto a rispondere di omicidio. Qualcuno, tra loro, anche di altre ipotesi di reato, come caporalato.

La vittima sarebbe stata raggiunta in casa da un commando che gli avrebbe sferrato qualcosa come ventisei colpi con cacciavite e coltelli.

Completano il quadro delle richieste avanzate dai pm Chiara Benfante, Massimo Trifirò  e Stefano Strino,

la ventiquattrenne Giada Giarratana – assistita dall’avvocato Diego Giarratana – con 2 anni e 10 mesi per caporalato, , il quarantenne Arshad Muhammad  – assistito dall’avvocato Riccardo Contardi – con 16 anni e 7 mesi per associazione di tipo mafioso e rapina, il trentaseienne Shehzad Khuram  – assistito dall’avvocato Giovanni Di Giovanni) con 10 anni e 7 mesi per il reato associativo di tipo mafioso e, chiude il quadro il trentacinquenne Mohsin Ali che ha patteggiato 4 anni e 5 mila euro di multa, pure lui per caporalato. Mentre altri tre imputati, pure loro pakistani, sono attualmente irreperibili.

Nei loro confronti sono costituiti parti civili i  familiari della vittima, il Comune, Mo.Vi., vittime di caporalato, la Cgil,  l’associazione Proxima e «I Girasoli» di Milena – assistiti dagli avvocati Salvatore Patrì , Monia Giambarresi, Maria Ricotta, Adriana Vella, Jennifer Guarino, Graziano Baglio, Marco Lomonaco, Giuseppe Orlando, Stefania Giambra, Sara Sammartino e Lia Minacapelli  – e alla prossima udienza toccherà a loro avanzare le rispettive richieste alla corte d’Assise di Caltanissetta presieduta da Roberta Serio.

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