Home Cronaca Lauriano, direttore d’orchestra e violinista argentino innamorato di Mussomeli

Lauriano, direttore d’orchestra e violinista argentino innamorato di Mussomeli

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Mussomeli – Si chiama Lauriano Messina, trentasei anni ed è un  direttore d’orchestra. Nato in Argentina da genitori siciliani, originari di Realmonte, Lauriano è approdato a Mussomeli davvero per puro caso. E ora qui ha preso casa a 1 euro e sogna di creare un’orchestra di giovani. Era ottobre di un anno fa quando il musicista -con l’aria da dandy d’oltralpe- si ritrova a Mussomeli in cerca di un alloggio dove trascorrere la notte. E’ stato il suo primo tour in Sicilia, per lui siculo di sangue e non proprio adolescente,  che dopo aver fatto tappa a Noto, Taormina, Messina e Cefalù parte alla volta dell’entroterra. Direzione Tenuta Lanza Acquaviva. Ma come destino vuole, nel Vallone spesso ci si perde. E lo smarrimento è bellissimo… Salvo poi ritrovarsi che, sempre per le ataviche consuetudini di quel Sud del Sud che tanto strette ci stanno a noi comun mortali ma che spesso ci tornano utili  proprio in virtù di questa condizione diciamo così… “umana”, il ritrovamento non è un processo lento, catartico personale ma quasi sempre è un percorso assistito. Tante sono le anime pie pronte ad offrire il proprio aiuto in caso di bisogno. “Non so chi sia questa signora” si racconta il maestro sotto i 45° di luglio, nell’infuocata valle mussomelese, mentre sorseggia amaro durante un piccolo congedo dal suo violino, “so solo che mi disse di seguirla e mi portò a Mussomeli trovandomi una stanza in Piazza Umberto al Musmelia Rooms. Trascorsi due giorni a Mussomeli, feci ritorno in Argentina dove ho continuato la mia attività di direttore d’orchestra. Ma Mussomeli ce l’avevo nel cuore. Qualcosa mi diceva che dovevo tornare”. E così è stato. Ad attirarlo verso il piccolo centro di comunità montana sarebbe stato il “sentimento dei paesi piccoli”, una religione quasi a sentir lui. E poi la città, la gente, l’aria. Non tutto è spiegabile…!. Con l’aria sorniona di chi coltiva un sogno, che potrebbe tradire le sue origini siciliane non fosse per quella sfumatura di rosso del piglio perfetto di barba e capelli che di assimilarlo al meridionale tipo davvero non ne vuole sapere. “Secondo me questo è il posto giusto per creare un’orchestra per i giovani”. In Argentina e durante il suo soggiorno in Olanda, durato cinque anni, il maestro visionario con la musica nel cuore e le note alla mano, ha maturato e perfezionato la sua esperienza sul campo, lavorando con bambini dagli otto ai diciannove anni, avendo insegnato violino, celi, contrabasso, flauto e clarinetto e portando avanti gli studi per diventare produttore musicale. “Mussomeli sta cambiando da neanche un anno a questa parte. Se l’anno scorso ho conosciuto la parte vecchia, quest’anno è diverso. C’è più vita, la gente è più felice. E poi ci sono i giovani che sono tanti e sognano il futuro. Loro meritano un’opportunità”.

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