Gela – La famiglia non ci sta che il caso vada in archivio. Si, perché per i magistrati non si sarebbe trattato di un caso di malasanità.
Così da passare la questione al tribunale – al giudice monocratico in particolare – dopo che il gip ha disposto l’archiviazione dell’indagine, così come chiesto dalla stessa procura.
Il caso è quello che ruota attorno al decesso, dell’estate scorsa, di una quarantacinquenne di Gela, J.P., dopo essere finita in sala operatoria.
È nel capoluogo partenopeo che la donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico di laparocele, sull’onda di un incidente stradale di cui era rimasta vittima quattro anni prima.
Così dopo una lunga attesa e il periodo della pandemia che ha stravolto tutto, è finita sotto i ferri per essere operata. Ma qualcosa è andato poi storto.
Non, tuttavia, secondo la procura napoletana che dopo avere chiesto l’archiviazione del dossier, l’ha pure ottenuta dal gip.
Così da lasciare una sola possibilità ai familiari della vittima, vista l’impossibilità di ricorrere in Cassazione, ossia il reclamo dinanzi il giudice unico.
I familiari della vittima hanno sempre lamentato la mancata effettuazione di un esame autoptico che avrebbe potuto meglio chiarire i contorni di una vicenda che sembrerebbe presentare coni d’ombra.