Home Cronaca Ucciso e poi bruciato, parola alla Cassazione per tre

Ucciso e poi bruciato, parola alla Cassazione per tre

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Caltanissetta – Parola alla Cassazione. Così per i tre imputati tirati in ballo per un delitto per il quale sono già stati condannati, uno di loro in entrambi i gradi del giudizio, altri due erano stati assolti in primo grado e riconosciuti poi colpevoli in appello.

A ricorrere alla Suprema Corte il  gelese Orazio Rolletto che in secondo grado si è visto confermare il precedente verdetto con dieci anni di reclusione, oltre al pagamento del risarcimento dei danni in favore dei familiari della vittima.

Al suo fianco anche Carmelo Curvà e Cristoforo Palmieri  che erano usciti indenni dal primo passaggio in aula e che poi, in appello, hanno rimediato dieci anni ciascuno di reclusione.

Tutti sono tirati in ballo per il delitto di Crocifisso Sartania, pure lui gelese, assassinato nel febbraio dell’ormai lontano 1995.

Dopo averlo assassinato i suoi killer ne hanno bruciato il corpo. I suoi resti sono stati successivamente ritrovati in campagna.

Secondo la tesi degli inquirenti sarebbe stato ucciso per punizione. Una vera e proprio vendetta maturata per ragioni più personali.

Sì, perché – per l’accusa – avrebbe pagato con la vita l’avere maltrattato la sua compagna, sorella di uno degli imputati.

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