Home Cronaca Terrorismo internazionale, la polizia rimpatria uno straniero «di elevata pericolosità»

Terrorismo internazionale, la polizia rimpatria uno straniero «di elevata pericolosità»

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Era stato già condannato per attività terroristica e per gravi reati indicati come «di notevole impatto sociale». Ma il cittadino straniero, ritenuto di elevata pericolosità, è stato rimpatriato dalla polizia di Caltanissetta. Gli agenti dell’ufficio immigrazione della questura di Caltanissetta, d’intesa con il  servizio immigrazione della direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere – sotto il monitoraggio della digos di Caltanissetta e dalla direzione centrale della polizia di prevenzione del dipartimento di pubblica sicurezza –  hanno accompagnato lo straniero alla per l’espulsione dal territorio italiano. Il destinatario del provvedimento è stato arrestato nel novembre del 2017, dopo un breve periodo detentivo al carcere «Rebibbia» di Roma» poi, l’anno dopo, è stato era stato trasferito alla casa circondariale «Bacchiddu» di Sassari, e lì è rimasto rinchiuso fino allo scorso aprile. Al momento della scarcerazione è stato espulso con provvedimento del prefetto di Sassari e trattenuto con decreto del questore di Sassari prima al centro di rimpatrio di Macomer e poi a Caltanissetta, da dove è stato rimpatriato. È stato pure condannato dalla corte d’Assise d’Appello di a quattro anni di carcere per addestramento ad attività con finalità di terrorismo, anche internazionale e di condotte con finalità di terrorismo, e gli è stata applicata la misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato. Sul suo capo pendevano pure diverse condanne per spaccio di stupefacenti. L’indagine a suo carico per terrorismo era scattata per un attentato messo a segno a Berlino il 9 dicembre 2016. Durante la stessa inchiesta sono stati accertati collegamenti tra un complice per lo spaccio dello straniero rimpatriato e l’attentatore di Berlino. Tra le righe del pronunciamento per terrorismo, sarebbe emerso che lo straniero rimpatriato, nei mesi che hanno preceduto il suo arresto, aveva avviato «un percorso di adesione ideologica all’estremismo terrorista ed aveva attivato la condotta di auto addestramento, palesando interesse particolare alle modalità pratiche di utilizzo di armi e di reperimento delle stesse».  Era presente in Italia dal 2008 e negli anni è stato arrestato più volte, fornendo false generalità.

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