Caltanissetta – È la via del patteggiamento che hanno scelto. Loro, i due della “banda dell’oro rosso”, al contrario dei presunti complici hanno scelto di chiudere così il loro sospeso con la giustizia.
È per questa soluzione che hanno optato il ventunenne Ciprian Petru Boicu e il quarantatreenne Iulian Guriuc – assistiti dagli avvocati Carmelo Terranova, Giada Faraci e Isabella Costa – di origini romene ma ormai riesini d’adozione.
È di 2 anni e 8 mesi di reclusione, l’intesa che i due hanno raggiunto con la procura e che il giudice ha poi ratificato.
Tutti e due sono stati chiamati a rispondere del reato associativo finalizzato ai furti di rame a Riesi e nella provincia di Ragusa.
Sì, perché è in questi territori che la banda avrebbe agito. In tutto i componenti del gruppo sarebbero stati sei, oltre a un ricettatore palermitano.
La base operativa sarebbe stata Riesi. Da lì la banda si sarebbe mossa spostandosi nel Ragusano – a Vittoria e Acate in particolare – per rubare, a più riprese, chilometri e chilometri di rame ricavati dalla linea elettrica dell’Enel.
Un autista li avrebbe accompagnati nella zona del furto per poi andare via. Sarebbe tornato a riprenderli molte ore dopo. E la refurtiva sarebbe stata lasciata in campagna, nascosta tra i cespugli, per essere recuperata in un secondo momento.
A quel punto sarebbe entrato in gioco il ricettatore palermitano che avrebbe poi raccolto tutto quel rame per rivenderlo nel mercato nero