Caltanissetta – Cinque medici indagati per la morte di un giornalista dopo un delicato intervento chirurgico. In questa fase un atto dovuto, ma i loro nomi sono stati inscritti nel registro delle notizie di reato.
È l’evoluzione del fascicolo che la procura ha aperto per il decesso del giornalista nisseno settantaquattrenne Lino Lacagnina.
Sono stati i familiari, dopo il luttuoso epilogo, a rivolgersi alla magistratura chiedendo di fare chiarezza su quanto è accaduto in ospedale.
Sì perché l’intervento chirurgico a cui il paziente è stato sottoposto, alla fine, si sarebbe rivelato fiume. E con complicazioni che, alla fine, sono scivolate fino all’irrimediabile.
Da qui le indagini della procura che , intanto, subito dopo i funerali celebrati lunedì’ scorso, 27 febbraio, ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. E lì, martedì della prossima settimana, 7 marzo, sarà effettuata l’autopsia, come atto irripetibile dell’indagine che, in questa fase, è stata istruita nei confronti dei cinque medici ospedalieri, tra anestesiste, radiologo e specialisti di chirurgia vascolare.