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Mussomeli, imbrattata la panchina di marmo dedicata alle donne

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Mussomeli – L’atto vandalico non s’è fatto attendere e, a distanza di neanche due mesi dall’inaugurazione dei lavori di riqualificazione di Piazza Umberto I e del tratto di via Palermo che da lì si origina, la  panchina, posizionata di fronte all’ingresso del convento di San Francesco, e  dedicata “Alle donne e alla loro universalità” è stata imbrattata -si spera almeno in modo non permanente-  con del liquido appiccicoso che dalla seduta si è riversato sull’arredo urbano a forma di masso, deputato ad accogliere i momenti di ristoro e convivialità dei frequentatori assidui o occasionali del luogo. Ovviamente non sono chiare nè le intenzioni, nè la matrice dell’azione. Difficile anche ipotizzare se frutto di una bravata autonoma o di gruppo. Fatto sta che la panchina in questione, che insiste su un tratto della via Palermo, realizzata su progetto dell’architetto Maurizio Messina e donata alla comunità dalle ditte Cofer e Levante, è in marmo e, quindi, non si può escludere che si possa macchiare irrimediabilmente. Purtroppo il deturpamento di beni collettivi sembra essere diventata una pratica, tanto spiacevole quanto frequente a Mussomeli. Diversi, negli ultimi mesi, i tentativi di deturpare irrimediabilmente “pezzi” della nostra storia, del nostro vissuto ma anche della nostra contemporaneità. Che il giornale non ha mai trascurato di denunciare. Ora, la panchina, nell’immaginario collettivo, è simbolo della denuncia della violenza per antonomasia o per eccellenza se vogliamo. Ecco perchè l’atto risulta paradossale. Nondimeno perchè certi spiacevoli fatti continuano a perpetrarsi in zone che dovrebbero essere sottoposte, se non alla vigilanza degli stessi cittadini, quantomeno alla videosorveglianza. Qualcosa forse non avrà funzionato!

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