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L’on. Catania alla CGIL: “Difesa raffazzonata di Trobia. Dove è stato nell’ultimo anno e mezzo di direzione di presidio?”

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Mussomeli – A stretto giro arriva la replica dell’Onorevole Giuseppe contro la CGIL che in una nota lo aveva accusato di ingerenza politica sulla vicenda della sospensione di oculistica nel nosocomio mussomelese. “Leggo con vivo stupore la forzata e raffazzonata difesa della CGIL  – scrive il deputato mussomelese – nei confronti del Responsabile UOS Direzione Medica P.O. M.I. Longo di Mussomeli, Dott. B. Trobia. Evidentemente la CGIL sconosce che lo stesso responsabile è  stato nominato a capo della Direzione Medica di Presidio dell Ospedale di Mussomeli da oltre un anno e mezzo (2021) e che solo grazie a questo ha potuto rivestire l’incarico di direttore facente funzione dell’U.O.C. del Sant’Elia. Ebbene a distanza di un anno e mezzo si è  accorto solo ora delle modalità organizzative del servizio Cal Oculistica di Mussomeli? Forse in questo anno e mezzo la sua scarsissima presenza presso il M.I.Longo gli ha impedito di accorgersi di quale fosse l’organizzazione ?  Peraltro – continua il primo cittadino mussomelese – , la CGIL dovrebbe conoscere bene quale sia la differenza tra prescrizioni ministeriali e semplici raccomandazioni di linee guida che non hanno alcun inquadramento normativo. Verrebbe da sorridere, inoltre, quando si sostiene che la politica deve stare fuori dalla sanità. Forse la CGIL non conosce gli iscritti che prova a difendere in modo cosi raffazzonato? In ogni caso tranquillizzo il suo segretario ricordandogli che il mio intervento a difesa del servizio CAL Oculistica e dell Ospedale di Mussomeli avviene nella mia qualità di Sindaco e Autorità Sanitaria Locale ai sensi dell’articolo 50 del T.U.E.L. n. 267/2000.
Penso, infine, che gli oltre 2000 interventi fatti fino ad oggi dal dott. Giugno, senza mai alcun problema, con piena soddisfazione dell’utenza e dell’ ASP che ha potuto beneficiare di mobilità attiva che porta risorse finanziarie nelle casse della stessa ASP sia una ragione più che sufficiente per richiedere l’immediato provvedimento di sospensione. Mi chiedo chi paga per il mancato introito di queste risorse ? Chi paga per il disagio sociale ed economico causato ai pazienti del nostro territorio che a causa di una sospensione sarebbero costretti a recarsi altrove? Chi difende gli operatori sanitari che a causa di un provvedimento privo di fondamento rischiano di vedere in bilico il loro posto a Mussomeli? Questo atteggiamento trovo sia insopportabile ed è  per questo che sono pronto a difendere l operatività della struttura ospedaliera M.I.Longo in tutte le sedi”.

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