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Prevenire frane e alluvioni, vademecum della prefettura per i Comuni

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Caltanissetta – Dalla pulizia degli alvei dei torrenti e la manutenzione degli argini, a quella dei tombini, caditoie e cunette lungo le strade cittadine, alla prevenzione incendi per rendere meno franosi i terreni, passando poi alla prevenzione nelle campagne a ridosso degli abitati per evitare allagamenti e frane.

Questo, in sintesi, quanto il prefetto Chiara Armenia ha raccomandato ai sindaci di tutti i comuni della provincia nissena e al commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Caltanissetta in vista dell’autunno, per prevenire smottamenti e alluvioni.

«Già nel corso dei mesi estivi – ha osservato il prefetto – il territorio provinciale è stato interessato da intensi quanto improvvisi episodi temporaleschi accompagnati da violente scariche elettriche, vento e precipitazioni, frequentemente sotto forma di rovescio, in grado di riversare in aree circoscritte ed in un brevissimo lasso di tempo volumi di acqua che di norma, negli anni passati, sono stati distribuiti nel corso di mesi senza compromettere gli equilibri ambientali e, conseguentemente, la sicurezza e l’incolumità delle persone».

Dallo stesso prefetto, rivolgendosi alle amministrazioni locali, l’esortazione a interventi strutturali ma anche attività di prevenzione fissate dal codice della protezione civile e, più in dettaglio, pianificazione di protezione civile, allertamento del servizio nazionale, informazione alla popolazione e diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile.

Lo stesso rappresentante territoriale di governo, rivolgendosi sempre ai Comuni, ha richiamato l’attenzione «sulla necessità di recepire con immediatezza la messaggistica di allertamento – bollettini, avvisi di criticità e quant’altro – per la tempestiva attivazione delle misure di protezione civile e anche ai fini della sorveglianza del territorio da parte dei presidi territoriali comunali, soprattutto consultando gli appositi siti del dipartimento nazionale della protezione civile».

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