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Accolta con entisiasmo alla Cattolica di Milano la tesi del mussomelese Andrea Luvaro sulla Valle dei Sicani

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Mussomeli – Già la sua prima tesi del 2021 era stata l’aggiornamento della carta archeologica di Mussomeli, ora per la specialistica un progetto sulla Valle dei Sicani. Andrea Luvaro si diploma alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici alla Cattolica con una tesi sui siti dell’entroterra, concentrandosi, in particolare, su Mussomeli e il suo teritorio. Quando nelle vene scorre sangue mussomelese e nel cuore pulsa la passione per l’archeologia, il risultato non può che essere questo. Che all’interno dell’ateneo accreditato tra i più prestigiosi d’Europa e del mondo, si parli di quello che, nella cartina geografica dello stivale, a piè di pagina, è appena un puntino. Un puntino che, però, potrebbe custodire all’interno delle sue viscere, non pochi ed inestimabili tesori da scoprire. “Aree archeologiche che versano, comunque, in un totale stato di abbandono misto a scarsa considerazione”, questa la “diagnosi” da cui il nostro concittadino, fervente estimatore del nostro patrimonio -già alla sua seconda esperienza di ricerca e studio su Mussomeli- parte per mettere a terra un progetto di valorizzazione dei siti di interesse storico, sfruttando l’onda lunga del turismo dei borghi. Che, dopo il Covid, si è sviluppato in forma esponenziale. “Ovviamente il castello sarebbe il fulcro del progetto ma anche tutte le attività culturali che ad esso farebbero da corollario, nell’ambito di un intervento lungimirante. “Già l’amministrazione Catania ha dato numerosi input riguardo la stimolazione del turismo, ma qui si tratta di andare oltre”, sottoterra, per essere chiari, realizzando scavi nei siti ancora inesplorati e riprendendo quelli di Polizzello e Raffe. Il comprensorio preso in esame è alquanto vasto e include i territori della Valle dei Sicani, praticamente l’entroterra nisseno. Riaprire le attività di studio di questi siti, fino ad ora poco indagati, con tutte le conseguenze o meglio le rinunce che questo ha comportato e determinato, potrebbe, da qui a breve, non essere più utopia. Perchè, oltre al sangue e alla passione, per volare alto -o basso come in questo caso!- occorre anche una buona dose di ingegno. E al ragazzo, giovane dottore, questo proprio sembrerebbe non mancare. Figlio di Gaetano e Ornella, rampollo di una storica e perbene famiglia -il nonno è stato pioniere nel commercio di alimentari- Andrea -così lo chiamiamo poichè lo sentiamo uno di noi- vorrebbe mettere al centro del suo progetto nientemeno che la popolazione del luogo. E come? Puntando sui giovani, quei giovani di cui tanto si parla e poco si fa, che, in questo contesto, potrebbero trovare una prospettiva di lavoro. E quindi di non fuga! Guide, per dirne una. Del resto poi offrire un servizio che sia all’altezza del compito è essenziale. Per assicurare anche i ritorni. Nulla esclude che fra i partner’s del progetto potrebbe figurare anche il nome di qualche autorevole ateneo dell’isola. Già i relatori della Cattolica hanno mostrato interesse a collaborare nell’ambito di una futura campagna di scavi , convinti come sono che l’attività non potrebbe che produrre ottimi risultati sul campo. Standing ovation a Milano per lo studente siciliano che ha ricevuto i complimenti dei docenti al di sopra di qualsivoglia sua personale aspettativa. Non barbari nè berberi, per l’occasione, ma solo custodi di storia, culla di quella Magna Grecia che tanta scuola ha fatto e continua a fare nel mondo. Beh qualche volta accade! E proprio da quella civiltà sembrerebbe che il popolo di Mussomeli abbia ereditato la vocazione all’ospitalità e all’apertura verso il “forestiero” che ci caratterizza. Infatti, ci tiene a farlo sapere il nostro Andrea, che non ha riscontrato affatto chiusura verso di lui, in particolare l’archeologo Gianluca Calà, è stato figura fondamentale per le indicazioni date. Tanto che si è guadagnato un posto nella premessa della tesi. Tutto il lavoro, ovviamente, è stato fatto con concessione della Soprintendenza di Caltanissetta. Work in progress…come si dice in questi casi….e… soprattutto ad maiora semper… d’obbligo persino sui social!

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