Caltanissetta – No a commistioni fra “esposizione” politica e manifestazioni religiose o di pietà popolare. A stabilirlo è stato il vescovo di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto.
«Considerata la non opportunità di discriminazione, pur con valide argomentazioni anche di carattere morale, fra esponenti politici e fra amministratori della “res pubblica” in occasione di feste e processioni religiose», è un primo passaggio.
Osservando poi che «la solennità del Corpus Domini, con la Processione Eucaristica del giorno e nei giorni successivi per la tradizionale “ottava”, o qualche altra festa religiosa a volte cade in prossimità di elezioni politiche o amministrative», è un altro passaggio del decreto, lo stesso vescovo ha posto precisi paletti.
E, così, ha stabilito che «quanti svolgono un pubblico incarico politico o amministrativo a qualsiasi livello e quanti non offrono una chiara credibile testimonianza di correttezza e coerenza morale con i principi del Vangelo, non possono far parte di comitati per le feste religiose, così come non possono portare il baldacchino e l’ombrella per la processione del Santissimo Sacramento o altro in occasione di feste religiose, evitando così commistioni poco opportune».
Provvedimenti che si fondano «sulla chiara e ferma distanza da qualsivoglia forma di commistione fra sacro e profano».