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Non lo fecero sequestrare per spillargli soldi, cadono le accuse per due estorsori… che estorsori non erano

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Caltanissetta – Non reggono le accuse per due sospetti estorsori…che estorsori non erano. A sancirlo, almeno in questa fase, è stata la corte d’appello di Caltanissetta che li ha assolti cancellando il precedente verdetto di condanna.

A beneficiare del colpo di spugna sono stati l’imprenditore nisseno quarantatreenne Matteo Allegro  – assistito dall’avvocato Dino Milazzo –  e il suo ex stretto collaboratore , il quarantenne Marco Angotti  – assistito dagli avvocati Sergio Iacona e Dino Milazzo –  che adesso sono stati riconosciuti non colpevoli dell’accusa di estorsione aggravata dai metodi mafiosi.

In primo grado, con il rito abbreviato, erano stati condannati a 4 anni ciascuno di carcere. E in più a risarcire la parte civile, ossia il quarantatreenne , pure lui nisseno, Vincenzo F. – assistito dall’avvocato Alfredo Danesi –  in passato steward della compagnia aerea Ryanair.

E se la procura generale, rappresentata da pg facente funzioni Antonino Patti, ha chiesto la conferma della precedente sentenza, la difesa, di contro, ha sollecitato un verdetto di assoluzione. E così ha sentenziato la corte d’Appello di Caltanissetta  presieduta da Giovanbattista Tona  .

Secondo l’accusa , i due imputati avrebbero commissionato il sequestro dell’assistente di volo per farsi consegnare i soldi intascati dal trattamento di fine rapporto. E, sempre per gli inquirenti, sarebbe stato fatto rapire durante una festa serale in campagna.

Poi lo avrebbero condotto in casa sua e tenuto sotto sequestro, fino a quando non ha tirato fuori i quattrini. E pure un pc portatile.

Soltanto a quel punto – sempre secondo la ricostruzione investigativa – lo avrebbero liberato dopo averlo tenuto una notte nella sua abitazione.

Questo lo scenario che, in questi anni, è stato al centro di due processi che si sono chiusi con esiti diametralmente opposti.

E già i due imputati, in passato, sono stati indagati per questa vicenda, ma il fascicolo è stato poi archiviato. Solo dopo ha ripreso corpo sull’onda delle rivelazioni di un collaborante nisseno, Elia Di Gati.

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