Caltanissetta – Condannato un «marito violento». Che avrebbe schiaffeggiato la moglie anche quando era in gravidanza. E adesso il pronunciamento emesso dal giudice lo ha inchiodato alle sue responsabilità.
È cinquantottenne nisseno Salvatore Lo Cicero – assistito dall’avvocato Ernesto Brivido – condannato a sette anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia, detenzione e ricettazione di un’arma.
Dovrà pure indennizzare moglie e figli assistiti dagli avvocati Maria Francesca Assennato, Emanuela Lopiano e Cristian Morgana – costituiti come parti civili nel procedimento e pagare una provvisionale di 2 mila euro in favore di ciascuna delle parti costituite.
È il pronunciamento emesso dal tribunale presieduto da Francesco D’Arrigo – a latere Giuseppina Chianetta e Lorena Santacroce – a fronte di una richiesta di otto anni e otto mesi avanzata dall’accusa.
È un vero e proprio incubo quello che la donna avrebbe vissuto. Almeno secondo lo spaccato che ne è uscito fuori. E sarebbe andato avanti per tantissimi anni. per venticinque e anche più. Fino a quando lei ha deciso di uscire allo scoperto.
Il marito l’avrebbe presa a schiaffi anche quando era incinta. . Una volta avrebbe pure tentato di strangolarla, in un’altra circostanza ancora l’avrebbe costretta a ricorrere alle cure dei medici. Con lei avrebbe sempre utilizzato maniere violente, oltre a umiliarla e ad apostrofarla pesantemente di continuo. Tanto da richiamare l’attenzione dei vicini. Non avrebbe risparmiato minacce di morte né a lei, né ai suoi figli.
Ma la polizia, tra le pieghe dell’indagine principale, lo ha anche sorpreso con una pistola semiautomatica, una «Bernardelli» calibro 7.65 senza contrassegni e sigle perché la matricola era abrasa. Situazione, questa, che ha fatto scattare a suo carico anche l’accusa di ricettazione della stessa arma.