Caltanissetta – Vuole chiede ancora di patteggiare. Dopo il primo “no” è pronto a presentare una nuova proposta che deve passare al vaglio della procura.
Così per l’ex dirigente del genio civile di Caltanissetta, il sessantaquattrenne Vincenzo Caruso – assistito dagli avvocati Walter Tesauro e Vincenzo Caponnetto – sul quale pende una richiesta di rinvio a giudizio per tentata concussione.
Già una prima volta ha proposto la pena a un anno e otto mesi ma senza trovare l’assenso del pubblico ministero Claudia Pasciuti, titolare del fascicolo.
Così al cospetto del gup Gigi Omar Modica, il funzionario regionale, attraverso i suoi legali, ha espresso la volontà di riproporre una nuova istanza di patteggiamento.
È accusato di avere preteso soldi da un imprenditore – assistito dall’avvocato Salvatore Baglio – aggiudicatario di un appalto pubblico nell’area del Vallone.
Ad Acquaviva, in particolare, per l’esecuzione di un lavoro legato al consolidamento di una tratta stradale nell’area di viale Trieste.
E il funzionario, nella sua veste di direttore dei lavori – secondo il teorema accusatorio – avrebbe chiesto all’impresario, prima poco meno di settantamila euro e, poi, per la forte resistenza dell’altro, sarebbe sceso a quindicimila euro.
Soldi che avrebbe chiesto al titolare dell’impresa, secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella sua veste di direttore dei lavori.