Caltanissetta – È per il patteggiamento della pena che hanno optato. Questa, almeno, sarebbe la scelta processuale di alcuni tra i coinvolti nell’inchiesta antidroga della polizia ribattezzata «Notti bianche». Altri hanno preferito essere giudicati, invece, con il rito abbreviato.
Cinque, in particolare, le posizioni che sono state chiuse in udienza preliminare. Il ventottenne nisseno Salvatore Mario Scarantino – assistito dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato – ha patteggiato la pena a sei mesi in continuazione con altre sentenze; il trentunenne Salvatore Polizzi tre anni e quattro mesi, il trentatreenne Daniele Samuel Ugo Bontempo che con la procura ha raggiunto l’intesa per quattro anni e sei mesi di reclusione – assistiti dall’avvocato Giuseppe Dacquì – sei mesi e venti giorni per il ventisettenne Pietro Cammilleri – assistito dall’avvocatessa Valentina Di Maio – e, infine, la venticinquenne Ileana Di Giulio – assistita dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato – con la condanna a due anni ma con pena sospesa.
Questo il quadro che, con l’assenso della procura, è stato ratificato con il gup Gigi Omar Modica per l’ipotesi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Di cocaina in particolare.
Secondo l’impianto accusatorio il gruppo di pusher, che non avrebbe operato come una rete strutturata, avrebbe fatto dello smercio della droga una vera e propria attività lavorativa. Sostanzialmente l’unica fonte per sbarcare il lunario.
E avrebbero rifornito i loro clienti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Da qui il nome, non a caso, dell’operazione della squadra mobile scattata a fine maggio dello scorso anno dopo oltre una dozzina di mesi d’indagine, durante i quali sarebbero stati documentati tantissimi episodi di spaccio.
