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Mussomeli, Geovento a scuola con la lectio magistralis della prof.ssa Giovanna Scopelliti

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Mussomeli – All’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Mussomeli si è svolto, con il gradimento entusiastico e la partecipazione attiva degli alunni, il geoevento dal titolo “GeoRischio”, la XI edizione della settimana del Pianeta Terra, festival scientifico che coinvolge tutta l’Italia dal 2012 e principale appuntamento condiviso di comunicazione pubblica delle Geoscienze. Il festival scientifico quest’anno si è svolto in tutta Italia dall’1 all’8 ottobre. La giornata ha visto impegnate le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado del plesso di Mussomeli e del plesso di Campofranco. Dopo l’accoglienza calorosa della Ds prof.ssa Alessandra Camerota, la conferenza è iniziata con la lectio magistralis della prof.ssa Giovanna Scopelliti, docente di Petrografia presso il dipartimento delle Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo. La docente universitaria ha affrontato l’argomento della tettonica a placche, spiegando con efficace chiarezza come la Sicilia, ubicata al centro del Mediterraneo, rappresenti un segmento dell’orogene appenninico-maghrebide, che collega l’Appennino al Nord-Africa, attraverso l’Arco Calabro-Peloritano e che, unitamente al suo margine tirrenico, costituisce un’area geologica in cui sono presenti varie unità tettoniche derivanti da differenti domini paleogeografici. Con riferimento al tema della prevenzione e del “Georischio”, gli alunni hanno inteso come la nostra regione è così esposta ai rischi geologici, in quanto è collocata lungo la zona di contatto tra l’Europa e l’Africa che si stanno avvicinando ad una velocità di 7 millimetri per anno. La placca africana e quella europea si scontrano, causando la rottura delle rocce lungo le faglie e che ne determinano l’attuale pericolosità sismica e vulcanica.  La professoressa si è poi soffermata sulla crisi di salinità del Mediterraneo che ha portato alla genesi della serie evaporitica, di età miocenica superiore, che troviamo a Mussomeli e nell’area del Vallone, e alle vicissitudini tettoniche che l’hanno intensamente deformata con pieghe e faglie. Da Urbino si è collegato con la conferenza il prof. Rodolfo Coccioni, professore onorario dell’Università di Urbino, nonché presidente dell’associazione “Settimana del Pianeta Terra” che ha parlato del Green Drop Award 2023, ovvero del prestigioso trofeo assegnato da Green Cross Italia al film, fra i 21 in gara nella selezione ufficiale della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, che “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”. Il trofeo Green Drop Award consiste in una “grande goccia d’acqua” realizzata dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano. Ogni anno, questa goccia contiene un campione di terra proveniente da un luogo significativo del pianeta. Quest’anno, la terra proviene dalla villa di Galileo ad Arcetri (Firenze) per commemorare i 400 anni dall’uso della parola “ambiente” nell’opera “Il saggiatore” di Galileo Galilei, pubblicata nel 1623. Il professore Coccioni ha poi invitato gli alunni a visionare i due film vincitori: “Il confine verde” di Agnieszka Holland e “Io Capitano” di Matteo Garrone. La seconda parte del Geoevento è stata dedicata all’attività laboratoriale con il contributo del geologo Carmelo Orlando che, dopo aver illustrato i vari metodi d’indagine sismica, ha eseguito in aula l’acquisizione del rumore sismico con tromografo digitale per rilevare, in diretta, la velocità delle onde di taglio. Gli alunni hanno generato un microtremore sbattendo i piedi a terra e visualizzando sullo schermo lo spettro delle frequenze. Durante la fase laboratoriale, gli alunni hanno mostrato il funzionamento di diversi sismografi verticali, da loro costruiti utilizzando semplici materiali; i ragazzi hanno in pratica simulato un terremoto facendo vibrare il tavolo e i sismografi e hanno generato il sismogramma su un rullo di carta. La parte laboratoriale si è conclusa con la visione delle cartografie di rischio e di pericolosità del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Regione Sicilia, sia del territorio di Mussomeli che di Campofranco. La Dirigente scolastica, alla fine dei lavori, ha consegnato ai relatori una targa ricordo per l’importante contributo scientifico offerto e ha ringraziato, per l’organizzazione del Geoevento, i docenti di scienze Anna Maria Scozzaro, Francesco Di Franza, Luigi Morreale e Angelo Alfano, quest’ultimo nella sua qualità di coordinatore dello stesso. E con piena soddisfazione ha concluso: “E’ un fatto educativo rilevante quello di potere sensibilizzare gli alunni alle tematiche dei rischi presenti nei territori di Mussomeli e di Campofranco, nell’ottica della prevenzione e del rispetto delle “leggi sovrane” della natura, offrendo così una corretta informazione e preparazione scientifica ai ragazzi, con lo scopo di diffondere una produttiva cultura del territorio e favorendo la possibile convivenza con i rischi naturali, limitandone così il potere distruttivo”. 

 

 

 

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