Caltanissetta – Cadute le accuse di droga per un imprenditore riesino. Che era stato sorpreso dai carabinieri con un quintale di droga. Di marijuana più in dettaglio.
Ma alla fine le accuse a suo carico sono cadute nel vuoto e per lui è arrivato un verdetto pienamente assolutorio.
Quello che è stato pronunciato nei confronti dell’imprenditore riesino, Giuseppe Giannone che è stato riconosciuto non colpevole.
La sostanza, un quintale di marijuana messa ad essiccare in una quindicina di sacchi, era stata trovata dai carabinieri durante un blitz in un’azienda agricola di contrada Gurgazzi a Butera.
E nell’inchiesta è stato coinvolto anche il fratello dell’attuale imputato. E su lui sono caduti i primi sospetti per quella produzione di droga.
Ma anche per il fratello è stata chiesta la condanna a quattro anni e mezzo di carcere. Ma il teorema della procura, alla fine, non ha retto.
Perché secondo la tesi difensiva, non vi sarebbe stata alcuna prova che Giuseppe Giannone fosse al corrente di quella produzione nell’azienda di famiglia. Tesi che è stata condivisa dal Collegio giudicante così da fare cadere nel vuoto ogni contestazione.