Caltanissetta – Erano in auto con la cocaina. E per droga sono finiti alla sbarra. Ma uno di loro ne è uscito con l’affermazione di colpevolezza, l’altro “pulito”.
Sono i due volti della stessa vicenda giudiziaria che ha interessato due sospetti pusher. Ma uno di loro, secondo il giudice, non lo sarebbe stato.
Già perché il cinquantunenne nisseno Marco Bellomo, giudicato con il rito abbreviato, è stato assolto perché «il fatto non sussiste».
Di contro è stato giudicato colpevole il trentanovenne Salvatore Riccobene che ha rimediato la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione e dovrà pure sborsare una multa di mille euro.
Tutti e due sono stati processati dal gup David Salvucci, chiudendo subito il conto, per detenzione e spaccio di stupefacenti.
È a fine ottobre dello scorso anno che sono finiti nei guai. Anche se il solo ad essere arrestato, in quella circostanza, è stato il solo Riccobene finito ai domiciliari. Quando sono stati intercettati dagli agenti della sezione antidroga della squadra mobile.
Tutti e due viaggiavano su una Bmw di proprietà del trentanovenne. A tradirli è stato il loro atteggiamento. Perché hanno lasciato trasparire un forte disagio. Così sono stati accompagnati in questura.
Una volta arrivati la loro auto è stata perquisita da cima a fondo. Durante l’ispezione i poliziotti hanno trovato un sacchetto di cocaina nascosto sotto il tappetino lato passeggero e un altro sacchetto, sempre di “neve”, sistemato sotto la guida del sedile lato passeggero dell’auto.
Poi il proprietario dell’auto si sarebbe assunto la responsabilità di quella droga tirando l’amico fuori dagli impicci.
Ma all’altro, il quarantanovenne, sono stati poi trovati nella tasca dei jeans un altro sacchettino con dentro un po’ di altra cocaina.
Complessivamente, in quella circostanza, gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato poco più di 28 grammi e mezzo di droga.
