Caltanissetta – Nessun passo indietro dal governo sull’acqua privata … il giudizio del Forum rispetto al testo di riscrittura rimane immutato, è un colpo di spugna sull’acqua pubblica, si accentrano i poteri e le decisioni, non si risolve ante quem il rapporto con Siciliacque, si mortifica il ruolo degli Enti locali e della partecipazione alla gestione del bene comune primario».
L’affondo è del Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni intervenuta sulla riscrittura dell’assessora Daniela Baglieri sull’Acqua: «Cambia la forma non il contenuto, il no del Forum permane immutato».
Ed è stato evidenziato come «resta l’ambito unico regionale con l’autorità idrica siciliana governata da un’assemblea nella quale addirittura si dimezza rispetto al testo originario la presenza della rappresentanza dei sindaci: da diciotto, due per assemblea territoriale idrica, a nove, mortificando ulteriormente il ruolo e il peso degli enti locali nelle scelte strategiche… le Ati restano retrocesse ad organi periferici, ambiti distrettuali privi di personalità giuridica che propongono forma di gestione, piani d’ambito e tariffe ma a disporre ed affidare il Servizio Idrico Integrato è e resta l’Autorità idrica siciliana con un peso spropositato del presidente della Regione».
E lo stesso Forum ha sottolineato come «la privatizzazione in Sicilia c’è già, si chiama Siciliacque con socio di maggioranza la multinazionale Veolia gestore di sovrambito… in questi anni il governo Musumeci non ha voluto affrontare l’argomento malgrado le sentenze del Tar e Cga che hanno dichiarato illegittime le tariffe praticate».
Ed è stato rimarcato come «Oggi, nel sostituire l’individuazione degli ambiti territoriali ottimali – uno per provincia – con l’ambito territoriale ottimale regionale – Ato unico regionale – il governo scopre le sue reali intenzioni, salvare in extremis il contratto con Siciliacque spa per continuare a fare pagare ai siciliani una tariffa doppia, al gestore d’ambito ed a quello di sovrambito e mettendo multinazionale in posizione dominante».
Da qui l’esortazione, da parte dello stesso Forum, rivolta alle forze politiche per un confronto urgente «e mettersi al servizio dei siciliani e non degli interessi economici che premono per fare profitto ed affari».