Mussomeli – Quegli occhi sfavillanti hanno smesso di risplendere su chiunque e ogni cosa che guardasse. Maria Teresa Catania, 45 anni, si è spenta oggi in ospedale. Manierosa, affabile, perennemente allegra, nessuna delle enormi avversità che hanno segnato e costellato la sua vita nell’ultimo anno sono riuscite a piegarla. E’ ed è stata una donna tenace fino alla fine, nessuna sofferenza l’ha mai sopraffatta. Se il destino è stato beffardo, Teresa è stata coriacea e irriverente nei confronti di questa somma ingiustizia che ha dovuto subire. Lo ha fatto per l’amore di sempre e per sempre: Giuseppe. Lei e Giuseppe, il marito e lei. Tertium non datur. Almeno fino a quando non è arrivata la piccola Giulia: suggello e “reductio ad unum” di quella famiglia che Teresa ha posto sempre prima di tutto. Prima della prestigiosa carriera che ha intrapreso dopo aver terminato con grande profitto gli studi. La conosco da sempre, la ricordo brillante studentessa al liceo, sveglia, sorridente e cordiale. Poi la laurea in legge, un percorso professionale fulminante nel Corpo forestale dello Stato dove ad appena 35 anni è diventata commissario capo, partecipando e coordinando diverse e importantissime operazioni. Una grave malattia ha provato, invano, a fermare questa intrepida testimone degli affetti familiari e della voglia di vivere. Mai priva dell’irresistibile sorriso che ha adornato, in buona e cattiva sorte, i magnifici lineamenti del suo volto. Sempre cordiale e gentile, non per questo era accomodante, rinunciataria o restia a portare avanti il suo pensiero e i suoi convincimenti. Più volte quando ho scritto o trattato qualche argomento del quale non era convinta, sempre in modo pacato ma con fermezza, mi ha espresso le sue perplessità e il suo punto di vista. Troppo presto perdiamo una stupenda persona e una coriacea personalità. La consapevolezza di aver avuto una straordinaria e incomparabile moglie e mamma, unita all’impegno di perpetuarne l’esempio morale, possa lenire l’inenarrabile dolore del marito e della figlia, della mamma Enza, del fratello Vittorio, della suocera Margherita, di tutti i parenti e numerosissimi amici che nelle loro vite hanno assaporato il dolce bagliore emanato da quel sole che è Teresa.
Alberto, commosso, esprime profondo cordoglio a Giuseppe, Giulia, Vittorio e ai familiari tutti per la scomparsa dell’amatissima Maria Teresa, impavida ed eroica donna che ha continuato a sognare anche nell’incubo
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