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A Palazzo Sgadari sabato scorso il convegno Prevenire è Vivere

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Mussomeli – Si è svolto sabato 30 ottobre, a Palazzo Sgadari il convegno Prevenire è Vivere, a cura dell’assessore Jessica Valenza, promosso dal comune di Mussomeli. L’iniziativa, nell’ambito del “mese rosa” ha riportato in primo piano la sensibilizzazione della popolazione femminile -e non solo- sui rischi sanitari legati alla mancata prevenzione. Sono intervenuti la dott.ssa Noto, radiologa presso il presidio ospedaliero Maria Immacolata Longo di Mussomeli, la dott.ssa Valentina Territo, chirurga senologa dell’Ospedale Villa Sofia -Cervello di Palermo- nonchè premiata “Laudato Medico 2020 e il dott. Francesco Prisco, psicologo e psicoterapeuta attivo a Mussomeli, Caltanissetta e Catania. L’equipe medica ha permesso di indagare il fenomeno che rimane ancora la neoplasia fiù frequente in Italia, dai molteplici punti di vista. Dopo la relazione della dott.ssa Noto che ha compiuto vasta ed esaustiva disamina sotto il profilo specificamente diagnostico -mettendo in evidenza potenzialità e limiti delle varie forme di studio della clinica per immagini- è intervenuta la dott.ssa Territo che ha sottolineato la necessità di riprendere le canoniche attività di controllo dopo la pausa obbligata per la pandemia da Covid19. “Il tumore alla mammella, secondo i dati AIRTUM (Associazione Italiana registri tumori) e AIOM (Associazione Italiana di oncologia medica), rimane la prima causa di morte nelle donne sotto i 50”. Tanto vale a dimostrare la portata sociale del fenomeno. Una certa reticenza vige ancora circa i test genetici nonostante essi si siano rivelati di eccezionale importanza nell’individuare quei geni mutati, i cosiddetti BRCA, famosi per aver spinto la Jolie “eroina nella vita ancorchè sul set” -così l’ha definita la dott.ssa Territo- a sottoporsi a mastectomia profilattica bilaterale e rimozione di tube e ovaie. Peraltro esiste una correlazione di riscio mammella/ovaie stimata del 70%. Ha ribadito poi la dott.ssa Noto della necessità degli screening poichè per la formazione di un nodulo occorrono anni ma, una volta formatosi, l’evoluzione è rapida e spesso si arriva troppo tardi. Tuttavia, grazie alle sempre più massicce campagne di prevenzione, la percentuale di guarigioni oggi, rispetto a 40 anni fa, è aumentata del 40%. Se l’85% dei casi oggi guarisce lo dobbiamo proprio alla diagnosi precoce. Visita senologica, ecografia e mammografia, gli esami di routine. Del resto la chirurgia, grazie agli studi del prof. Veronesi, negli ultimi anni ha fatto dei veri e propri passi da gigante. Mirando sempre più ad interventi di tipo conservativo e qualora questo non fosse possibile “bisogna pretendere la ricostruzione. Simbolo di femminilità, sessualità e maternità” il seno viene ricostruito secondo le metodiche più avanzate. A tal proposito vanno menzionate le Breast Unit, ossia quei centri di Senologia Multidisciplinare specializzati in diagnosi, cura e riabilitazione psicofisica delle donne con neoplasia mammaria. La patologia colpisce 1 uomo per 100 donne. L’incontro si è risolto in forma colloquiale secondo quelle che sono state le aspettative dell’assessore Valenza che, visibilmente emozionata in fase iniziale, ha voluto “una chiacchierata fra amici” piuttosto che relazioni catedratiche. Numerose le pazienti che, abolito il muro dei tabù, si sono fatte portavoce della loro esperienza, porgendo domande sui loro dubbi. A loro la dott.ssa Territo ha dedicato un’immagine legata all’arte del Kintsugi che letteralmente tradotta è “riparare con l’oro” gli oggetti rotti. Cosa che ha generato fra i presenti, non poca commozione. A smorzare il tono del dialogo, ci ha pensato la verve tutta umoristica del dott. Prisco, Francesco un pò per tutti. Che, con una certa leggerezza, ha saputo affrontare quei concetti che lui stesso ha definito “difficili e aspri da ascoltare”. Fondamentale l’aspetto umano e psicologico sia nei soggetti colpiti che in quelli sani. Particolare attenzione è stata posta, infatti, allo stress, termine forse un pò abusato, da parecchi anni a questa parte, ma che tuttavia riveste un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo e nell’evoluzione di determinate malattie. Più che lo stress sarebbe da attenzionare la risposta ad esso. Per una cura della persona a 360° con un occhio… perchè no! alla bellezza estetica.

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