CALTANISSETTA – In origine è stato etichettato come un tentato omicidio. Ipotesi iniziale legata a un accoltellamento durante una sorta di regolamento di conti, una vera propria spedizione punitiva, in seguito a un precedente litigio.
Poi la pesante imputazione è stata rimodulata in una ipotesi più live che si è affiancata alle altre contestazioni mosse a sette indagati.
Le loro differenti scelte processuali hanno fatto scindere le rispettive posizioni e quattro di loro sono stati poi condannati.
Sono gli stessi che torneranno sul banco degli imputati per rispondere di lesioni, rissa e porto di abusivo di coltello.
Queste le accuse da cui dovranno difendersi cinquantaseienne nisseno Francesco Alletto, i suoi figli, Luca Valentino Alletto di 32 anni e Raimondo di 34 anni e, ancora, il quarantacinquenne Massimiliano Salvatore Lombardo – difesi dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato – tutti nisseni.
In primo grado sono stati giudicati colpevoli con pene variabili da un massimo di un anno e quattro mesi – inflitti ad Alletto senior – a un minimo di cinque mesi.
Nei loro confronti è parte civile il quarantatreenne, Michele Cucuzza – assistito dagli avvocati Antonino e Salvatore Falzone – che dovrà esser risarcito secondo l’entità che poi stabilirà il giudice civile
L’aggressione risale al pomeriggio del 19 marzo del 2016. Quando, in una garage, per una precedente lite tra due dei convolti nella vicenda è scoppiata la bagarre. In quella circostanza è stata inferta una coltellata che ha raggiunto all’addome l’adesso parte civile.
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