Arrestato dai carabinieri un “marito violento”. Che, dopo la separazione , avrebbe preso a botte la moglie, maltrattando moglie e figli, con tanto di minacce di morte. E spesso avrebbe alzato eccessivamente il gomito. Da qui l’arresto di un trentaseienne niscemese Giuseppe G. (del quale si omettono volutamente le generalità a tutela di ex mogli e figli minorenni) per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali alla moglie, danneggiamento della su auto e ubriachezza abituale. L’uomo – assistito dall’avvocato Giuseppe Rabbito – è già comparso dinanzi al gip Monica Marino che ha convalidato il provvedimento disponendo gli arresti domiciliari con il permesso di uscire per due ore il lunedì, mercoledì e venerdì per provvedere alle esigenze personali.È da più denunce che la donna ha presentato nei confronti di lui, che è partita l’indagine. L’ultimo episodio violento della serie risale a venerdì scorso quando la donna ha richiesto l’intervento dei carabinieri, dopo che si era rifatto vivo l’ex marito per una nuova aggressione. Questo, quanto è stato segnalato in quella telefonata alla sala operativa dei carabinieri.Lo stesso presunto “marito violento” che con una cintura avrebbe rotto il parabrezza dell’auto di lei rigandole pure la carrozzeria. E in quella circostanza le avrebbe pure rifilato un calcio al braccio. Testimonianze e la visione delle immagini girate da impianti di videosorveglianza hanno subito incastrato il trentaseienne.Poi la donna, al momento della denuncia, ha raccontato ai militari che quello dell’ex marito era stato sempre un atteggiamento violento, fatto di botte, con tanto di pugni da spaccarle il labbro o rompendole piatti in testa, fino a quando ha deciso di dire basta. E dopo diciassette anni di matrimonio, nel 2021, lei ha abbandonato casa e ha chiesto la separazione. Ma da quel momento in poi lui non le avrebbe più dato tregua. Fino all’ultimo episodio, quello di venerdì scorso, che ha fatto scattare l’arresto del presunto aggressore.