Home Cronaca Carabinieri, in un anno pioggia di arresti e scacco alla criminalità

Carabinieri, in un anno pioggia di arresti e scacco alla criminalità

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Mussomeli – Più operazioni, una sfilza di arresti, il sequestro di un ingente quantitativo di droga e poi diverse indagini per omicidi consumati nel Nisseno, due dei quali a Mussomeli.

C’è questo e tanto altro nell’attività svolta dai carabinieri in tutto il territorio provinciale nell’anno che è appena andato via.

A cominciare dai controlli anticovid che, come spiegato dal comandante provinciale, il colonnello Baldassare Daidone «sono stati oltre 32 mila con 1.200 sanzioni erogate».

In tema droga sono stati sequestrati in tutta la provincia 36 chili di stupefacente tra cocaina, eroina, hashish e marijuana.

In calo alcune tipologia di reato, soprattutto furti e rapine «anche legate anche al periodo di lockdown vissuto nei mesi scorsi », ha spiegato il comandante.

Il dato preoccupante, invece, è legato al numero di omicidi nell’anno appena trascorso. Perché sono stati ben sei, come non avveniva da anni.

Il 31 gennaio scorso, a Mussomeli, l’omicidio suicidio di Monica Diliberto, la madre Rosa Mifsud e Michele Noto che si sarebbe presentato in casa della donna armato di un revolver SMITH e WESSON calibro 45 uccidendo madre – con la quale aveva avuto una relazione sentimentale – e figlia.

Il 18 maggio scorso l’uxoricidio di Gela con l’arresto del sessantasettenne niscemese Vincenzo Buccheri che ha ucciso la moglie a coltellate.

Il 13 maggio, sempre a Gela, sono stati sette gli arresti il tentato omicidio dei fratelli Antonio e Ruben Reitano, di 29 e 25 anni – consumato il 2 ottobre del 2019 – presi a pistolettate mentre erano in sella a un ciclomotore.

Il 4 maggio scorso l’uccisione del trentaduenne pakistano Adnan Siddique ucciso per avere appoggiato suoi connazionali che si erano ribellati al caporalato. E a più riprese è poi scattata una catena di arresti, tutti pakistani ad eccezione di una donna canicattinese.

Il 4 giugno, in contrada Deliella, il duplice omicidio dei fratelli Filippo e Calogero La Monaca e il 26 settembre i carabinieri hanno arrestato un giovane romeno, il ventiduenne Florin Scurtu, che ha ucciso i due pensionati a colpi di pietra sul cranio.

Poi, in tema di operazioni, il 23 giugno l’arresto a Mussomeli di un quarantacinquenne per droga. I militari hanno scoperto una coltivazione di marijuana. In casa sua sono state trovate due piante, mentre poi, nel suo fondo agricolo di contrada Cangioli, sempre nelle campagne di Mussomeli, i militari hanno scoperto dentro di un uliveto una coltivazione di marijuana con altre diciotto piante che raggiungevano anche l’altezza di due metri e venti centimetri. Lui è finito ai domiciliari.

Il 26 giugno, sempre a Mussomeli, i carabinieri hanno arrestato un quarantasettenne nisseno trovato con 46 grammi e mezzo di cocaina e 1.105 euro in denaro contante. In casa sua, inoltre, sono stati rinvenuti 4 bilancini di precisione, diversi blister con medicinali usati per tagliare la sostanza, un batticarne, oltre a carta stagnola e materiale per il confezionamento delle dosi. Nella sua auto, poi, sono stati scovati altri 32 grammi e mezzo di cocaina. È stato arrestato e rinchiuso al Malaspina.

Tra le operazioni, a ritroso, il 14 gennaio 2020 con «Kitt 2» con undici arresti e altri quattro indagati per una catena di furti messi a segno a San Cataldo tra novembre 2016 fino a settembre 2017.

L’operazione «Cittadella», a Caltanissetta, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione con quattro arresti e il sequestro di appartamenti trasformati in alcove.

Il 10 luglio il blitz «Cerbero» – con indagini tra il luglio 2018 e il maggio 2019 – su presunti appalti pilotati a Santa Caterina che, tra gli altri, ha fatto scattare gli arresti dell’ex sindaco, del suo vice e di un assessore comunale. Mentre altri dodici sono stati destinatari di misure cautelari tra divieto di dimora, divieto di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi, sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio e servizio da loro esercitato, obbligo di dimora e sospensione dall’esercizio della professione da loro esercitata.

Il 19 agosto un arresto a Niscemi per violenza sessuale ai danni di una ragazza che sarebbe stata abusata in una casa di campagna.

Il 22 settembre, a Riesi, sette arresti per una rissa durante la quale è saltata fuori una pistola calibro 7.65 e sono stati esplosi diversi colpi di pistola.

Il 25 settembre altri 5 arresti per furti a San Cataldo, messi a segno il 14 novembre 2019 e il 31 dicembre 2019 con la sparizione di armi e munizioni regolarmente detenute

L’8 ottobre la rissa con sparatoria al «Gb Oil» di Gela, con l’arresto di Paolo Quinto Di Giacomo disarmato poi da un carabiniere. Globalmente sono stati poi 10 gli arresti.

Il 2 dicembre undici arresti, di sui dieci pakistani e una donna dell’Agrigentino per, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, finalizzata al reclutamento ed allo sfruttamento di manodopera nei campi – caporalato – estorsioni, sequestro di persona, rapine, lesioni aggravate, minacce, violazione di domicilio, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato

Chiude il quadro, il 2 dicembre scorso, l’arresto di due giovani per una rapina di mille euro – effettuata il 29 ottobre 2020 – a un distributore di carburanti di viale don Bosco, a Riesi.

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