Roma – Una “rivoluzione gentile” verso il “nuovo Movimento 5 stelle”. Così Giuseppe Conte chiama la trasformazione della formazione politica fondata da Beppe Grillo, che vorrebbe lanciare “tra 7-10 giorni”, dopo settimane di rallentamenti. “Sicuramente ci saranno nuovi organi, questi organi condivideranno la responsabilità politica con il nuovo leader”, spiega, intervistato da Lucia Annunziata per ‘Mezz’ora in più’.
Il nuovo leader sarà “votato”, assicura, “ho bisogno di una grande investitura da parte degli iscritti, non posso accontentarmi di un voto in più di maggioranza”. Iscritti che avranno una rappresentanza eletta nel nuovo “consiglio nazionale”, così come i parlamentari.
“Alla fine avremo un giusto mix tra una struttura con funzionalità piramidale e allo stesso tempo ampio coinvolgimento degli iscritti”, continua l’ex premier. “Non avremo la forma del partito tradizionale, quella novecentesca, perché sta attraversando un forte deficit. Avremo una struttura organizzativa in forma light ma ci sarà”.
La “forma movimentista” del M5s, rileva, ha finora mostrato “scarsa capacità di riuscire a costruire dialogo con i territori”. Poi c’è il tema del limite al doppio mandato. “Non è nello statuto e non sarà nel nuovo statuto, è nel codice etico, quando affronteremo il codice etico ce ne occuperemo”, prende tempo Conte.
“C’è la posizione di Grillo, da considerare, mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta nel quadro della ragionevolezza e poi coinvolgeremo gli iscritti”. “Il neo Movimento cambierà anche il linguaggio: per me onorevole non è una parola diffamatoria, dipende da come si svolge il mandato”, annuncia. “Ho una grande considerazione per la dignità dei posti parlamentari: è per questo che ho scelto di non correre per il seggio” suppletivo a Roma.
Sul colloquio all’ambasciata cinese di Roma, Conte respinge quelle che definisce “polemiche strumentali”. “Non è la prima visita che avrei fatto”, dice, spiegando di aver rinunciato per “impegni familiari”. “Non è la prima volta che incontro ambasciatori, è normale che un leader esponga la propria proposta alle altre Nazioni, non caricherei assolutamente di significati”.
“L’alleanza Atlantica è un pilastro, così come l’Ue. Il fatto di poter dialogare anche con asiatici importanti come la Cina è di utilità per tutti, ovviamente nel contesto dell’Unità atlantica e dell’Ue”, precisa. Per quanto riguarda il sostegno del M5s al governo Draghi, l’ex premier assicura che “continuerà a essere chiaro e trasparente”.
“L’unica cosa che non si può chiedere a un partito di maggioranza relativa è di non pesare sui tavoli”, aggiunge però. Conte torna a parlare di riforme costituzionali. “Non è possibile” in questo momento politico avviare una riforma costituzionale ma è possibile “rendere più stabile i governi: l’idea è una sfiducia costruttiva, rafforzare i poteri del presidente del Consiglio”. “Una buona proposta è quella del Parlamento europeo, dove succede che quando un europarlamentare lascia il gruppo di appartenenza non si hanno più vantaggi si è lì, in un limbo”, continua.
L’ex avvocato deo popolo parla anche di alleanze: “Con il Partito democratico il dialogo è continuo e serrato. Enrico Letta è una persona perbene, disponibile, aperta e ci sentiamo costantemente”. “Non dobbiamo sovrapporci al Pd perchè abbiamo un altro Dna. Noi ad esempio abbiamo una propensione a dialogare anche con un elettorato moderato”, sottolinea. In mattinata aveva annunciato, con una lettera al ‘Resto del Carlinò, il sostegno al candidato dem Matteo Lepore alle primarie bolognesi.
Mentre, martedì alle 11:30, sarà a Napoli per aprire la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per Napoli, alla presenza del candidato sindaco Gaetano Manfredi. “Io prospetto una vittoria della Raggi e confido che il Pd possa appoggiarci”, aggiunge su Roma. “Abbiamo un sindaco uscente che ha fatto molto bene dopo una difficoltà oggettiva iniziale. Occorre un secondo mandato”.