Caltanissetta – Insufficiente il giudizio del Nursind di Caltanissetta sulla gestione dell’emergenza Coronavirus da parte del management dell’Asp di Caltanissetta. Il sindacato ha scritto una nota che non lascia nulla all’interpretrazione e dove emerge la volontà dei vertici aziendali di non volere ascoltare e dialogare maggiormente con gli operatori sanitari e le sigle sindacali, che se fossero stati ascoltati forse molti pericoli sarebbero stati evitati.
La nota porta la firma di tutti i delegati Rsu, Rls, le segreterie aziendali, il Direttivo territoriale e la segreteria nissena del Nursind. Il sindacato autonomo delle professioni infermieristiche ricorda che “il 24 febbraio il nostro sindacato in previsione a quanto stava succedendo, inviava la prima nota dove ci si proponeva a codesta direzione strategica come interlocutore e braccio operativo di una task-force per istituire delle tende pre-triage, negli ospedali della provincia, affinché i casi sospetti potevano accedere ad un percorso differenziato per evitare appunto episodi di promiscuità che purtroppo ancora oggi stanno accadendo. L’8 marzo chiedevamo misure urgenti per il contenimento dell’emergenza, e così via fino al primo aprile in cui segnalavamo assenza di misure adeguate per la sicurezza dei lavoratori. Non c’è stata lungimiranza nei rapporti con i professionisti, che pure segnalavano diverse necessità, come la necessità di distinguere i percorsi e come distinguerli, proteggere e salvaguardare il personale, i tamponi a tappeto”.
Il Nursind chiede quindi “nel rispetto di quanto già suggerito lo stesso assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di “avviare di “avviare un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell’ambito delle professioni sanitarie”.