Caltanissetta – Uno avrebbe cambiato aspetto e abbigliamento, l’altro avrebbe fatto perdere le sue tracce. Il riferimento è a due tra gli arrestati per il delitto del trentaduenne Adnan Siddique ucciso a Caltanissetta il 3 giugno scorso.
A sostenerlo è stato un commerciante pakistano tra i testi chiave dell’incidente probatorio in corso per l’inchiesta legata all’omicidio in questione.
Il primo tirato in ballo il trentunenne Muhammad Nawaz. «L’ho visto particolarmente strano e preoccupato… prima aveva barba e capelli lunghi e vestiva all’italiana, poi ha tolto la barba e ha tagliato i capelli corti ai lati.. e indossava tipico abbigliamento pakistano»
E lo stesso, riferendosi sempre a Nawaz, ha spiegato che un giorno gli avrebbe chiesto «d’inoltrare una richiesta per il rilascio di una carta d’identità pakistana. Prima mi ha dato un numero di telefono con prefisso greco e poi un altro, questa volta italiano. Mi disse che lo voleva l’ufficio immigrazione… mi è parso strano perché l’ufficio immigrazione in genere non fa questa richieste».
Su altro arrestato, invece, lo stesso teste ha spiegato che lo avrebbe chiamato un’ora prima del delitto «ma il suo telefono era staccato… da quel momento non l’ho più visto né sentito».
Poi, asserendo di conoscere alcuni tra gli arrestati per il delitto «perché diversi tra loro venivano nel mio negozio… sapevo che erano soggetti pericolosi».
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