Caltanissetta – Non si sarebbe mai reso responsabile di peculato. Questi la tesi difensiva sostenuta da un dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale nissena chiamato in giudizio.
A difendersi, al cospetto del tribunale, è il direttore di medicina legale dell’Asp 2, il sessantacinquenne Vito Claudio Maria Milisenna – difeso dagli avvocati Dino Milazzo e Sergio Monaco – accusato proprio di peculato.
«Al massimo posso aver preso soldi in nero, ma da clienti che mi hanno contattato direttamente senza passare dall’azienda sanitaria… e non ho usato attrezzatura dell’Azienda», è la sintesi della teoria difensiva avanzata dallo stesso dirigente medico.
Lui è accusato di avere effettuato prestazioni in regime di intramoenia per consulenze medico-legali che gli sarebbero state commissionate da privati, omettendo di comunicarlo all’amministrazione dell’Asp e trattenendo per sé l’intera remunerazione dovuta per le prestazioni che, nel concreto, sarebbero state consulenze medico-legali per procedimenti in corso in vari tribunale siciliani.