Mussomeli – A Mussomeli, dove il culto mariano è fiorente, un atto di fede alla Madonna tangibile ed encomiabile, arriva da due fedeli. Antonio Navarra e Sabrina Frangiamore, uniti da vincolo familiare in quanto cognati, ma soprattutto accomunati anche da una devozione verso la Vergine. Se oggi la cappella della Madonna dell’Aiuto di via Trieste è tornata all’antico splendore lo si deve proprio alla generosità dei due. Sabrina si è fatta carico delle spese per restaurare l’esterno del luogo di culto. Così, l’intero edificio religioso, prevalentemente realizzato in pietra da taglio è stato restaurato da cima a fondo. Antonio, dipendente comunale e sposato con Cinzia, sorella di Sabrina, si è preoccupato di restaurare l’interno, egli non solo ha sopportato il costo del materiale ma, grazie alle sue abilità manuali e artistiche, ha realizzato, personalmente, i lavori. Lavori eseguiti ad opera d’arte, con un restauro di conservazione e ripristino, mantenendo colori e materiali originari. Antonio, che ha impiegato oltre 2 mesi lavorativi per terminare l’opera, ha studiato i segni della simbologia mariana e ha arricchito la volta con le sagome di due angeli custodi e la stella di Ertsgamma, a dodici punte, che simboleggia i 12 apostoli e Gesù Cristo. L’artistico credente ha realizzato un sole a simboleggiare la luce cristiana, tinteggiato e decorato pareti e nicchia, ristrutturato tutti gli elementi all’interno, dall’altare a ogni minimo dettaglio, come il cancello e le cornici. Il simulacro di Maria Ausiliatrice (che si ispira
