Caltanissetta – Non ha colpe il pilota dell’elisoccorso precipitato al suolo causando la morte del copilota e il ferimento dell’equipe medica e della paziente. A causare il disastro – secondo alcuni esperti – sarebe stata un’avaria dell’autopilota.
A questa conclusione è giunto il tribunale che alla fine del dibattimento ha assolto il cinquantenne Luca Troja – assistito dall’avvocato Gildo Ursini – che secondo la tesi accusatoria non sarebbe stato esente da responsabilità. E invece sono cadute la contestazioni di omicidio colposo e lesioni colpose aggravate mosse a suo carico dalla procura calatina
Sì, perché l’eliambulanza era partita dall’ospedale Sant’Elia dio Caltanissetta per raggiungere Messina, dove una paziente si sarebbe dovuta sottoporre a un intervento, ma nelle capagne di Mineao è precipitato.
Il rotore di coda ha toccato un albero e in un attimo si è consumata la tragedia che ha causato la morte del copilota, il quarantaquattrenne Sergio Torre, mentre sono rimasti feriti l’infermiere nisseno Antonino Giuffrida – assistito dall’avvocato Armando Fantasia – una pensionata sessantaquattrenne di Palma di Montechiaro e un’anestesista ennese .
Il disastro s’è consumato la mattina del 9 novembre 2011 quando l’eliambulanza I-Dams, si è levata dall’ospedale nisseno in condizioni meteo avverse.
Ma a metà tragitto s’è schiantato al suolo con effetti tragici, perché il pilota in seconda ha trovato la morte. Da quel momento in poi le indagini prima e il procedimento che ne è derivato poi, sono passati petr diverse consulenze di parte.
E alla fine il tribunale sembra avere condiviso la tesi dell’esperto nominato dalla difesa, l’ingegnere aeronautico Francesco Di Blasi che ha riscontrato una «avaria latente» dell’autopilota.
In sostanza non si sarebbe innescato nel momento in cui sarebbe stato inserito. Così da trovarsi in una quota differente, più bassa, rispetto a quella di sicurezza.