Caltanissetta – – «Il virus non fermerà il nostro impegno al servizio dei cittadini». È lo slogan che accompagna l’omaggio al personale sanitario che ha perso la vita in tempo di pandemia.
Un sacrifico alto, quello pagato dalla categoria professionale, che è state ed è in prima linea per fronteggiare l’emergenza covid.
E il presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito, in occasione della prima «Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato» e sceso in campo per plaudire e sottolineare la passione e il sacrificio compiuti nell’esercizio della professione medica dall’intera categoria, ricordando il prezioso contributo dei medici, degli operatori sanitari e dei volontari anche nella campagna vaccinale anti-covid.
«Nel corso dell’ultimo anno, e purtroppo ancora oggi, abbiamo lavorato e lavoriamo in emergenza e in condizioni estremamente difficili, sacrificando noi stessi e talvolta anche i nostri affetti più cari dai quali spesso la pandemia ci ha tenuti lontani. Al distanziamento sociale abbiamo risposto con la vicinanza verso le nostre comunità con la stessa abnegazione, generosità e senso di responsabilità che ci contraddistingue ogni giorno, anche prima che questa pandemia irrompesse bruscamente nelle nostre vite», ha osservato D’Ippolito.
«Ancora oggi la classe medica, le professioni infermieristiche, del comparto socio-assistenziale e del volontariato continuano a pagare un altissimo tributo di sacrifici, provocando tanto dolore per la perdita di apprezzabili professionisti come purtroppo è accaduto anche nella nostra provincia. Li ricordiamo tutti con profonda commozione e gratitudine, unendoci al dolore dei loro familiari e delle comunità locali che piangono la perdita di importanti punti di riferimento», ha aggiunto il presidente dell’ordine dei medici.
«La Giornata commemorativa che celebriamo oggi ci spinge alla seria riflessione su quanto siano fondamentali le professioni mediche e sanitarie per la salute del Paese e per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, al fine di assicurare loro una salute equa e solidale», ha concluso il presidente dell’ordine dei medici nisseno.