Cammarata – Sciopero ad oltranza dei lavoratori del gruppo Papino S.p.A. del punto vendita del centro commerciale “la Fornace” in contrada Tumarrano. Si tratta di nove impiegati che non percepiscono lo stipendio regolarmente con un arretrato di oltre sei mensilità. Il colosso dell’elettronica catanese, da tempo in difficoltà, è ora in una situazione di prefallimento ed è attualmente commissariato. La maggior parte degli impiegati che lavorano da 10 anni nello store cammaratese, sono lavoratori monoreddito con famiglie a carico e, comprensibilmente, stanno vivendo momenti di ansia e trepidazioneper le sorti della catena a cui appeso il loro futuro. Spiega Sebastiano Lo Conte, addetto vendita mussomelese di 36 anni: “Il mancato pagamento delle mensilità ci ha messo in ginocchio, non abbiamo i soldi necessari anche per venire a lavorare. Ricordo, infatti, che recarsi sul posto di lavoro ha dei costi quotidiani e costanti, come il carburante, il pranzo o anche una semplice bottiglia d’acqua. Molti di noi per continuare a venire si sono rivolti ai familiari in una situazione paradossale: abbiamo chiesto dei soldi in prestito,ad amici e parenti, per venire a lavorare gratuitamente e mantenere le famiglie. Ma c’è di più. Non abbiamo la certezza se e quando pagheranno gli arretrati che ci spettano dato che, quasi certamente, l’azienda verrà dichiarata fallita e, come è noto, in una procedura del genere, spesso i soldi non sono bastevoli a ripagare i debite e comunque occorrono sempre in tempi lunghissimi. Per cui per noi tutti si paventa lo spettro della disoccupazione. Lanciamo quindi un appello alle istituzioni perchè non si dimentichino di noi,la chiusura di uno store è un impoverimento non solo per i dipendenti ma per l’intero tessuto economico e sociale del territorio”.