Serradifalco – A chiarire le cause del crollo sarà una nuova perizia. Che dovrà stabilire per quali ragioni un’ala della scuola media «Verga» di Serradifalco sia venuta giù rischiando la tragedia.
Così ha disposto la corte d’Appello di Caltanissetta che ha accolto le richieste avanzate dalla difesa e dalla stessa procura generale che è stata concorde.
Il nuovo grado del giudizio interessa il sessantacinquenne di Milena, Pietro Garrasi direttore dei lavori dei lavori in questione e che al termine del primo processo è stato condannato a 2 anni di carcere come altri tre coimputati.
Con lui sono tornati sotto processo, in appello, l’impresario che si è aggiudicato l’appalto, Franz Di Bella, il coordinatore della sicurezza Gaetano Cordaro e responsabile del cantiere Nunzio Anicito. Tutti – assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Sergio Ziccone, Felice Giuffrè e Tommaso Tamburino – la con la pena a due anni per violazioni e mancato rispetto delle norme di sicurezza.
In più, nel precedente grado del giudizio sono stati pure condannati a sborsare una provvisionale di centomila euro in favore del Comune di Serradifalco – assistito dall’avvocato Antonio Campione – costituito parte civile, oltre a un risarcimento dei danni da stabilire in un procedimento a parte.
La Corte, presieduta da Maria Carmela Giannazzo, ora ha accolto le richieste di una super perizia per stabilire le cause del crollo.
Quello avvenuto mattina del 10 gennaio 2011 quando un’ala dell’edificio che accoglie la scuola improvvisamente è venuta giù seminando il panico per il timore che qualcuno potesse esser rimasto intrappolato sotto le macerie.