Bompensiere – E ora la polemica rifiuti di casa nostra ha raggiunto anche le aree interne della nostra meravigliosa -almeno così si direbbe!- Sicilia. Dopo avere lambito le coste dell’estremo Sud con la diatriba mediatica a prestigiosa firma Lucarelli che ha visto difensori ad oltranza dell’isola, da una parte, e sostenitori della necessità di procedere verso un deciso miglioramento delle abitudini locali, dall’altra, a lanciare l’allarme ora è Totino Saia. Il professionista, geologo di Bompensiere, paese di cui è anche Presidente del Consiglio, ha denunciato gli effetti del malcostume imperante, chiaramente visibili ed evidenti sulla SP 23, nello specifico lungo il tratto che congiunge Serradifalco a Montedoro. Ad onor del vero, bisogna dire che la questione non è nuova e già parecchi cittadini avevano lamentato lo stato di “indecenza” nel quale versano le cunette della carreggiata in questione. “La vastasata convulsiva” l’ha definita Saia “che si inserisce -ahimè- nel concetto teorico-criminologico delle finestre rotte”. Cosa questa che, a sua volta, apre un varco su una questione di sconcertante attualità, il cosiddetto “fenomeno di emulazione”. E lo stato di degrado urbano, ed extraurbano -nella fattispecie- che connota lo spazio dell’abitato altro non sarebbe che la diretta -e funesta- conseguenza di tale contorto e controverso fenomeno. “Una diffusa inciviltà” che sta dipingendo i peggiori scenari all’interno di una cornice naturale anch’essa -ahimè!- brutalmente violentata.