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Il vicesindaco Toti Nigrelli: “Oltraggioso strumentalizzare tragedia delle Foibe”

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Mussomeli – Le vittime delle Foibe non si strumentalizzano. In sintesi questo è uno deu punto fondanti della replica del vice sindaco di Mussomeli,  Toti Nigrelli ale sezioni ANPI di Mussomeli e Caltanissetta i cui presidenti  avevano sollevato obiezioni ai riconoscimenti a chi  si è contrapposto ai partigiani  jugoslavi. «  L’amministrazione comunale di Mussomeli, con Delibera di Giunta n. 39 del 27/02/2020,  – spiega l’assessore – ha deciso di avviare l’iter per l’intitolazione di una piazza ai “Martiri delle Foibe”. Decisione che è stata autorizzata, di recente, dalla Prefettura di Caltanissetta. Quella piazza, quindi, si chiama già “Piazza Martiri delle Foibe”.

Tale decisione, largamente condivisa dagli amministratori comunali, dal Consiglio Comunale di Mussomeli, nonché dalla cittadinanza tutta, deriva dal fatto che alla tragedia delle Foibe, sulla quale lo scrivente riterrebbe oltraggioso darne qualsivoglia connotazione politica, non è stato mai dato adeguato rilievo. Non si possono dimenticare, né tantomeno negare, le atrocità delle guerre, dell’odio razziale e degli stermini di massa. Di qualunque estremismo.Ancora, tale scelta è stata avvalorata dal fatto che, questa Amministrazione, tramite l’Associazione Nazionale Congiunti dei Caduti Deportati e Dispersi in Jugoslavia e nelle zone del confine Orientale – Trieste, ha già avviato, ex Legge 30 marzo 2004 n. 92, l’iter per il conferimento di una medaglia ai congiunti del compianto caduto Giovanni Bellanca, mussomelese scomparso a Gorizia nel Maggio del 1945 ad opera dei partigiani slavi, e a guerra ormai conclusa. Iter che si è concluso lo scorso 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo, con il conferimento di una medaglia commemorativa ai familiari di Giovanni Bellanca, da parte del Presidente della Repubblica.

Alla stregua della succitata Legge (approvata con voto quasi unanime del Parlamento), infatti, il dieci febbraio di ogni anno – Giorno del Ricordo – ha luogo il conferimento delle Medaglie e degli Attestati a firma del Presidente della Repubblica, concessi ai familiari di Caduti nella ex Jugoslavia che ne abbiano fatto specifica richiesta ai sensi dell’art. 3 di detta normativa, in suffragio e onore dei propri Congiunti.

Lo stesso Sergio Mattarella – ricorda il vice sindaco , nel Giorno del Ricordo ha affermato che “L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze”. E ancora, il Presidente della Repubblica, ha sentenziato: “I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista. Le sofferenze patite non possono essere negate. Il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione”.

Infine, conseguentemente alle considerazioni di qualche associazione dal sapore bolscevico, appare notorio che sia necessario corroborare azioni di sensibilizzazione su tematiche afferenti le atrocità delle guerre. Le tragedie che hanno scalfito irrimediabilmente la storia della nostra Patria non possono essere dimenticate, né edulcorate per mero interesse politico. La violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti, non può trovare giustificazione.»

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