Caltanissetta – È trascorso troppo tempo perché la giustizia possa fare il suo corso sulle presunte irregolarità che ruoterebbero attorno alla nascita di una Rsa di Gela.
Inchiesta che in questo troncone – non il solo in piedi per questa vicenda giudiziaria – ha trascinato in giudizio tredici imputati, a cominciare dai vertici della stessa residenza sanitaria assistita, così come funzionari comunali e dell’Asp.
E tanto la stessa azienda sanitaria provinciale, quanto il Comune, sono stati ammessi nel giudizio nelle veste di parti civili.
Ma alla fine la quasi totalità delle contestazioni – eccezion fatta per presunti episodi corruttivi – sarebbero ormai cadute in prescrizione, così da dover passare dal non luogo a procedere.
Le irregolarità sarebbero state legate alla riconversione di un ex albergo nella zona di Caposoprano in struttura socio-sanitaria dedicata ad anziani non autosufficienti.
Un presunto giro di compiacenze avrebbe aperto le porte alla presunta rispondenza della situazione – al momento della sanatoria edilizia – perché la struttura entrasse nel novero delle residenze sanitarie assistite inserite negli elenchi della regione siciliana.