Mussomeli – Quando la sportività prevale sulla competizione. E’ successo ieri durante la prova “Farina”. Quella che da fondo valle approda sotto il castello manfredonico. Nove km battuti dai piloti -all’estremo della concentrazione- fra curve e chicane.
Proprio lì, in un tratto dell’arcinota Sp 23, la Peugeot 106 A5 dell’equipaggio Michele Antinoroi Mussomeli subisce l’indesiderato guasto, il cambio non risponde. Cosa questa che, in termini di gara, si traduce inderogabilmente con l’uscita dalla stessa. Ma è qui che succede l’inverosimile, il competitor parigara -ci teniamo a precisarlo!- Mastrosimone “rimorchia” il collega fino all’assistenza. Consentendo la ripresa e la conclusione della prova.
Ieri il rally, nella capitale del vallone, è tornato a far parlare di sè. Nelle sue mille sfaccettature, sportive, conviviali, economiche. E forse è proprio quello di cui c’è bisogno al di là del sano agonismo che comunque è sempre presente in ogni competizione sportiva. Quel gesto ha ricordato che alla guida degli ipertrofici gioielli a quattro ruote non ci sono dei fanatici -o comunque non sempre!- che consumano il loro delirio e le loro energie su un tracciato grigio che non è mai rettilineo.
Ci sono uomini -e donne- con i loro princìpi di lealtà, umiltà e spirito di sportività. Lì dove ogni curva si scioglie, ogni ostacolo si annulla e ogni insidia cede nel nome di un ordine clemente e giusto.
IL VIDEO DEL BEL GESTO