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“Lasciamo Piazza Umberto, il nostro diritto al lavoro inascoltato. Illusi da date di apertura sempre fallite”

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Mussomeli  – Chi prova a farsi bella e chi si lecca le ferite.  Perchè il lungo  maquillage  della piazza mussomelese per antonomasia, Umberto I, ha lasciato cicatrici che stanno sfigurando il volto già provato dell’economia mussomelese. L’ultimo ed evidente sfregio ha colpito “Varp Bonta Della Terra” insieme al suo  sogno nobile, romantico, quello di ripopolare il centro storico con le botteghe che vendono prodotti ed eccellenze locali, che si infrange contro un’agorà in cui le chiacchiere non si scambiano ma sono servite per la campagna elettorale di tutti. La piazza è conosciuta come “ranni” (grande), quasi quanto le lungaggini che hanno paralizzato tutto e tutti: veicoli, persone e soldi. In un elegante ma incisivo saluto il coraggioso Giovanni Romito, titolare  della bottega “Varp Bonta Della Terra” con raro acume e brillante chiarezza spiega: “Oggi è il nostro ultimo pomeriggio in Piazza Umberto. Da lunedì ci trovate in via Caltanissetta. Ci tengo a dire solo due parole. Il 2023 è stato un incubo, abbiamo messo la faccia, abbiamo litigato per avere un nostro diritto, il diritto di lavorare, ma non siamo mai stati ascoltati, solo illusi da DATE di apertura della strada, anche l’ultima  fallita“. Poi il riferimento all’imperante clima pavido e infido in cui spesso si rinuncia a reclamare un diritto per non rischiare di scontentare. “Molti si sono nascoste dietro le nostre spalle, pur di non metterci la faccia – precisa il giovane lavoratore.  Ma vi dico una cosa, non ci pentiamo di aver lottato per poter lavorare, anche se non è servito a niente. Ancora ad oggi è tutto chiuso“. Infine un ammonimento che dovrebbe far riflettere tutta la comunità su come le scelte influiscano sui destini delle persone e di conseguenza sulla vita del paese. “Ognuno si prenda le proprie responsabilità – conclude Giovanni – , è vero eravamo avvisati che il 2023 sarebbe stato l’anno dei cantieri, ma non eravamo stati avvisati che sarebbe stato un anno senza poter lavorare, come ho sempre ribadito, i lavori si devono fare ,ma anche noi dobbiamo lavorare.
Detto ciò vi aspettiamo in via Caltanissetta con la speranza che non ci siano lavori da fare anche lì!”.

 

 

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