Mussomeli – Il mestiere più vecchio nel mondo esercitato nel quartiere più antico. E’ successo a Mussomeli, qualche mese addietro, dove in una via a ridosso di una importantissima chiesa, l’amor sacro e l’amor profano si incontravano e non soltanto per la messa. Negli ultimi mesi i pochi residenti hanno notato un andirivieni che ha vivacizzato la monotona tranquillità che serpeggia tra il dedalo di vicoli e la ragnatela di bagli. Così sono state allertate le forze dell’ordine che hanno fatto una scoperta: una abitazione custodiva l’alcova di una “Bocca di rosa”. Tra le tante case a un euro, c’era questa casa ad ora, meno economica ma non per questo poco allettante dato che – da quanto si apprende – era diventata meta di pellegrinaggio di persone alla ricerca di distrazioni fugaci. Sulla persona e sull’esatta collocazione della casa a luci rosse vige il massimo riserbo, però non è stato commesso alcun reato, infatti, condividere il letto liberamente e senza costrizioni, ancorché a pagamento, è legale. Inutile dire che l’accaduto ha alimentato il chiacchiericcio pruriginoso che da sempre accompagna questa attività, dividendo l’opinione pubblica tra indignati e favorevoli. “Il decoro del centro storico – ha sostenuto una persona contraria – sarebbe compromesso da questa peccaminosa attività”. Di parere opposto un altro cittadino che osserva: “Non possiamo permetterci lusso, allora che ben venga la lussuria”. La casa chiusa è stata riaperta e, nuovamente richiusa. Pur non avendo certezze, considerata la viabilità incerta e disfunzionale da e per Mussomeli, non è azzardato ipotizzare che la professionista sia stata accompagnata anch’ella “al primo treno”
Questo sito utilizza cookie funzionali e script esterni per migliorare la tua esperienza. È possibile modificare il tuo consenso in qualsiasi momento. Le tue scelte non influiranno sulla navigazione del sito.OkNoPrivacy policy